DIFFERENZA DI ETA’
CAPITOLO 1 JULIE
E adesso cosa faccio ? Mi sono cacciata
in un bel guaio!
Ma partiamo dal principio.
Mi chiamo Julie, ho 29 anni e vivo a
Santa Monica ; essendo una persona
molto creativa, mi sono iscritta alla
facoltà di scienze della comunicazione e
ora lavoro da 4 anni in un’importante
agenzia pubblicitaria ; amo il mio lavoro,
lo amo così tanto che spesso torno a casa
alle 22.00 e non ho tempo per amici,
famiglia e soprattutto per trovarmi un
fidanzato.
Le mie amiche mi prendono sempre in
giro dicendo che se vado avanti così
rimarrò zitella; ma in fondo non ho
nemmeno trentanni e poi forse non ho
ancora trovato il ragazzo giusto.
Negli ultimi 2 anni ho frequentato dei tipi
molto strani, forse sono io che attiro le
persone sbagliate che non vanno bene per
me.
Circa 2 mesi fa, ho avuto una terribile
influenza, costretta a letto per ben 4
giorni, senza quasi nemmeno riuscire ad
alzarmi e a mangiare ; una delle mie
coinquiline e migliori amiche Daphne mi
ha curato come se fossi una bambina.
Presa dalla noia, mi sono messa a
chattare con un po’ di persone, giusto per
passare il tempo, anche con degli
sconosciuti e tra questi sconosciuti ho
incontrato lui : Barry.
All’inizio abbiamo parlato del più e del
meno, cinema, musica, lavoro, svago e
mi sono accorta che avevamo molte cose
in comune; senza nemmeno rendermene
conto era passato tutto il pomeriggio.
Ragazzo molto carino, mi ha mandato
una sua foto, moro occhi scuri ( il mio
tipo ideale diciamo ) simpatico alla mano,
vive a San Diego, a circa 200 km da me,
ma c’è un però…..è più piccolo di me.
Ha 20 anni, esattamente 10 anni meno di
me ; quando mi ha detto l’età ci sono
rimasta un po’ male perché
effettivamente mi sarebbe potuto
interessare come ragazzo.
Lui ci ha fatto una risata, dicendo che
sembra più grande della sua età, però
anagraficamente ho sempre 9 anni più di
lui.
Mi sono lasciata trasportare e gli ho
anche dato il numero di telefono.
In questi 2 mesi praticamente ci sentiamo
tutti i giorni ; o per messaggio o per chat
o a voce ; ha una bella voce, non roca o
da uomo, ma da ragazzino, ma mi piace
un sacco.
E stamattina, mi manda un messaggio
con scritto che questo week end sarà a
Santa Monica per una partita di calcio, se
mi andava di vederlo.
Barry gioca a calcio in una squadra semi
professionista e nel frattempo fa il
cameriere in un ristorante ; diciamo che i
soldi della squadra di calcio non sono
tantissimi e allora si deve arrangiare
anche in altro modo, vivendo da solo.
Dire che sono in ansia è troppo riduttivo ;
ho voglia di vederlo ma già mi immagino
le mie amiche!
Già quando ho raccontato di lui, sono
volate battute di ogni tipo, figuriamoci
ora che viene qui.
Però ho accettato di vederlo, mi sembra il
minimo dopo 2 mesi che ci sentiamo tutti
i giorni ; e poi mica me lo devo sposare!
Speriamo in bene ; sono molto
emozionata e al tempo stesso curiosa di
conoscerlo.
CAPITOLO 2 BARRY
Eccomi, sono Barry, ho 20 anni e vivo a
San Diego ; gioco nella squadra locale a
livello dilettantistico anche se siamo
piuttosto bravi ; lavoro anche come
cameriere in un ristorante, ho un affitto
da pagare a fine mese ; sono andato via
da casa dei miei genitori perché volevo
essere indipendente, anche se non mi
sono allontanato molto perché vivo nella
loro stessa via.
2 mesi fa per caso ho conosciuto Julie,
una ragazza in chat come tante, ma più
chiacchieravo con lei e più mi accorgevo
che mi piaceva come persona, tanto da
chiederle il numero di cellulare e non è
da me.
Inizialmente pensavo che non me
l’avrebbe mai dato, abbiamo 10 anni di
differenza, ma mi ha spiazzato perché ha
detto di si e mi ha dato il suo numero.
Mi ha mandato una sua foto, visto che io
gliene avevo mandata una mia e cavolo
se è bella!
Capelli lunghi castani e occhi nocciola
chiarissimi ; mi stupisco che un tipo così
non abbia il ragazzo.
E’ vero che è molto impegnata sul lavoro,
ma chissà quanti ragazzi le ronzano
intorno.
Ieri ho saputo che faremo una partita
contro il Santa Monica ( paese dove vive
Julie ) così ho subito scritto chiedendole
un appuntamento.
Ero un po’ titubante, non sapevo se
avrebbe accettato ; un conto è sentirsi al
telefono o in chat, un conto è un
appuntamento vero e proprio.
Inaspettatamente ha detto di si e tra 3
giorni la vedrò.
Sono così emozionato e ho tanta paura di
farle una brutta impressione, come se
fossi un ragazzino, anche se sono molto
maturo per la mia età.
Ho appena finito il turno a lavoro, sono le
7 e scappo agli allenamenti.
In macchina metto l’auricolare e la
chiamo.
“Pronto ?” risponde dopo qualche squillo.
“Ciao Julie come stai ? Disturbo ?” le
chiedo partendo con l’auto.
“Ciao Barry, sono ancora a lavoro. Sto
terminando una bozza che un cliente
vuole vedere per domani. Il fatto è che
questo cliente è venuto stamattina a l’ha
bisogno per giovedì ; peccato che giovedì
sia domani!” mi risponde tutta scocciata e
arrabbiata
E’ così adorabile quando assume questo
tono da arrabbiata che mi si forma un
mezzo sorriso sulle labbra.
“Vedrai che riuscirai a fare un lavoro
strepitoso come sempre, lo sai che sei
brava” le dico guidando.
“Grazie Barry, tu si che mi dai
soddisfazione!” mi dice sorridendo e
prendendomi in giro.
“Ho visto che hai accettato il mio invito
per sabato, WOW!” le dico ridendo.
“Si tesoro, hai già in mente cosa fare ?”
mi chiede.
Ecco lei mi chiama spesso tesoro, penso
sia un suo intercalare per chiamare le
persone a cui è affezionata.
“Stasera dopo gli allenamenti mi studio
un po’ la tua città, non ci sono mai stato ;
conosco solo la ruota panoramica e le
ragazze che vanno a correre mezze nude”
le dico ridendo.
“Che scemo che sei!” mi dice e si mette a
ridere.
“A parte gli scherzi, noi arriveremo
sabato mattina, ma la partita è nel
pomeriggio, se sei libera possiamo fare
colazione insieme” le dico.
“Sarebbe ottimo! C’è una caffetteria che
fa delle brioches al cioccolato favolose,
dove quando le mangi ti cola tutto sul
mento” mi dice.
“Ok Jul, allora porto qualche pacchetto di
fazzoletti per pulirti la bocca” le dico
prendendola in giro.
“Oh si ti ringrazio, bravo che ci hai
pensato” mi dice.
“Lo sai che mi piace prenderti in giro;
sono arrivato al campo, ci sentiamo più
tardi ?” le dico spegnendo l’auto.
“Va bene Barry, buon allenamento” mi
dice.
“Buona continuazione di lavoro Julie e
mi raccomando quando ti chiamo tra 2
ore voglio che tu sia a casa bella rilassata
ok ?” le dico.
“Va bene capo, comandi. A dopo” mi
saluta e attacca.
Mi piace un sacco sentirla e ho un po’
paura di vederla sabato.
Paura che tutto possa cambiare, paura di
non piacerle, paura di sembrare troppo
bambino per lei.
Chiudo l’auto e mi avvio verso lo
spogliatoio.