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Romanzi ambientati in un castello3 min read

3 Gennaio 2022 3 min read

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Romanzi ambientati in un castello3 min read

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castello
Romanzi ambientati in un castello

Metaforico, reale, labirinto dello spirito e incrocio di amori impossibili. Il castello nella letteratura: 5 romanzi per esplorarlo

Il castello, Franz Kafka
Romanzo in cui il castello assume la valenza metaforica dell’inaccessibilità. Difatti il protagonista lo vedrà da fuori, mantenendosi all’esterno delle mura, pernottando una locanda, cercando di ottenere informazioni dai suoi avventori, informazioni che risulteranno fumose, vaghe e che delineeranno un sistema sociale (ed esistenziale, forse perfino metafisico) piramidale. Oltre le mura, dentro il castello c’è il potere, l’ordine e forse il senso. Fuori c’è l’umanità nella sua condizione di ignoranza e caos. Il miglior libro dell’autore, secondo me.

Il castello

Tito di Gormenghats, Mervyn Peake
Trilogia dell’autore inglese, considerata un cardine del genere fantasy al pari del Signore degli anelli, il primo libro vede la nascita del principe Tito e il suo muoversi per gli spazi di un castello che in quanto a vertigine deve molto a Kafka. Atmosfere goticheggianti, personaggi che si muovono sul filo dell’assurdo, come visti attraverso una lente deformante, romanzo complesso, di atmosfera ma che formalmente risulta un po’ pesante. Da leggere, comunque.

Tito di Gormenghats, Mervyn Peake

Dracula, Brian Stoker
Dracula, archetipo delle infinite storie di vampiri narrate dalla letteratura e dal cinema, mette in scena l’eterna lotta tra il Bene e il Male, ma anche tra la ragione e l’istinto, tra le pulsioni più inconfessabili e il perbenismo non solo vittoriano. Una storia scaturita dall’inconscio ed entrata in tutti i nostri incubi. Il romanzo è anche un modo per immergersi nelle atmosfere oscure del suo castello in Transilvania in cui tutto ha inizio.

Dracula, Brian Stoker

Il castello di Otranto, Horace Walpole
Edito per la prima volta nel 1764, «Il castello di Otranto» è il primo esempio di romanzo gotico. Inaugura quel gusto per un Medioevo notturno e sepolcrale, popolato di terrificanti fantasmi e di eventi prodigiosi che influenzerà profondamente tutta la letteratura europea. Scriveva Walpole: «Le visioni sono sempre state la mia terra e, lungi dall’essere invecchiato abbastanza da questionare sulla loro vacuità, sono prossimo a credere che non ci sia saggezza più grande di scambiare ciò che chiamiamo la realtà della vita con i sogni. Antichi castelli, antichi quadri, antiche storie e le chiacchiere degli anziani ci riportano a vivere in secoli passati che non possono deluderci».

Il castello di Otranto, Horace Walpole


Il castello errante di Howl, Diana Winne Jones

La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega.

Il castello errante di Howl

Crediti immagine copertina
liuzishan
Illustrazioni stock | Fantasia

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