È morto Roberto Calasso, l’editore per eccellenza1 min read
Reading Time: < 1 minuteSe n’è andato a Milano, nella notte, dopo lunga malattia, Roberto Calasso, a cui è indissolubilmente legato il nome e la fama della casa editrice Adelphi. Nato a Firenze il 30 maggio 1941, a 21 anni assieme a Roberto Bazlen e Luciano Foà, elaborò il programma di una nuova casa editrice, quella che nel 1963 diventerà appunto la Adelphi.
Editore colto, scrittore (La rovina di Kasch, Le nozze di Cadmo e Armonia, Ka), conoscitore dell’India prima che esplodesse il fenomeno Salman Rushdie e la curiosità per la letteratura indiana, amico di Milan Kundera, è stato anche traduttore per Il racconto del pellegrino di sant’Ignazio (1966), Ecce homo di Friedrich Nietzsche (1969), Detti e contraddetti di Karl Kraus (1972) e Aforismi di Zürau di Franz Kafka (2004). Era sicuramente una delle personalità più carismatiche della cultura italiana ed europea. L’Adelphi è forse la casa editrice che per stile ha saputo più distinguersi nel panorama editoriale italiano, uno stile e un’eleganza che spesso si sono sposate con la qualità dell’opera, altre volte l’hanno risvegliata agli occhi di un pubblico altrimenti indifferente.