Perché è importante leggere a voce alta quel che si scrive2 min read
Reading Time: 2 minutesLeggere a voce alta è il primo passo che uno scrittore compie per uscire dall’autoreferenzialità e uscire dall’autoreferenzialità è una premessa necessaria per diventare autori che ambiscano a essere letti.
Finché sei dentro la tua mente va tutto bene, fa tutto parte di una tua suggestione, ma quando ti ritrovi a leggere a voce alta quello che hai scritto, capisci che la tua testa è come una campana di vetro, sollevata la quale sei esposto al giudizio altrui.
Ecco che magicamente scopri che c’è una ripetizione qua o là un aggettivo risulta troppo ridondante oppure una battuta sulle labbra di uno dei personaggi suona alquanto stucchevole.
Personalmente, quando leggo a voce alta mi accorgo che il mio romanzo patisce di eccessi più che di carenze e che molte cose che nella mia mente sembravano necessarie e quasi dare un’impronta personale al tutto, in realtà erano superflue.
Ritmo
Leggere ad alta voce ti aiuta a scoprire quanto ciò che hai scritto abbia il giusto ritmo e ci sia la corretta tempistica tra dialoghi e parti descrittive.
Parole giuste
Un altro effetto positivo del leggere a voce alta è quello di trovare le parole giuste, scegliendo le più semplici.
Autocritica
Leggere ad alta voce sviluppa il tuo senso di autocritica, ti aiuta a distaccarti dai tuoi pensieri e dalla tua scrittura. È un po’ come guardare se stessi filmati da una videocamera mentre si svolgono delle azioni qualunque. Scopriamo lati del nostro modo di muoverci ed esprimerci che prima ignoravamo.
Abituarsi all’idea di un pubblico
Leggere a voce alta ti porta a pensare inevitabilmente a un potenziale pubblico che non ha niente a che fare col tuo ego, ciò, come dicevamo prima, ti dirige meglio verso le parole giuste da selezionare.
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La seconda genesi (Nulla die editore)
