Kid – Il ragazzo che voleva essere Diabolik di Guido Sgardoli3 min read
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Dal 24 novembre è disponibile in libreria e negli store online per DeA, il romanzo Kid – Il ragazzo che voleva essere Diabolik. A firmarlo Guido Sgardoli, uno degli autori italiani più amati dai ragazzi e dai bambini (ha vinto i premi Bancarellino, Andersen e Strega ragazzi e ragazze) per cui ha già pubblicato diversi romanzi con i maggiori editori. Le pagine del libro si alternano alle tavole di Andrea Artusi, disegnatore di fumetti e curatore del formato elettronico del fumetto Diabolik. Come Sgardoli stesso ci spiegherà il 3 dicembre, quando lo intervisteremo sul nostro canale Instagram, Diabolik è una sua grande passione e così sul ladro spietato, astuto e di gran classe, ideato dalle sorelle Giussani, ha deciso di scrivere un romanzo, ma da una prospettiva diversa da quella che ci si aspetterebbe.

Come il titolo lascia intuire, il protagonista non è Diabolik, ma un ragazzo di nome Kid Clermont che vorrebbe tanto somigliargli. Del ladro, oltre a possedere un’ampia collezione di fumetti in soffitta, ammira la preparazione dietro ogni colpo, la genialità e l’agilità con cui lo mette a segno. Kid cerca di sfogare questa sua passione per l’azione condita da un pizzico di pericolo, partecipando a gare di minicross disputate nella sua città, Angel-Mer (il romanzo, come del resto i fumetti, lascia supporre che l’azione prenda piede in una regione corrispondente al dipartimento francese del Var: Provenza, Alpi, Costa Azzurra). Ma la sua vita cambia drasticamente quando in famiglia compare una ragazza di nome Miriam a cui sono stati uccisi i genitori, due agguerriti ambientalisti che, evidentemente, avevano scoperto qualcosa di sensazionale e stavano per riportarlo in una trasmissione televisiva. Miriam si è salvata ma ora è sola e così Mario Clermont, il padre di Kid che lavora nella polizia, decide di ospitarla in famiglia sotto la falsa identità di Evelyn.
Si capisce subito che Kid vede nella ragazza una specie di Eva Kant (mentre lui si sente decisamente Diabolik): è bella, è bionda (anche se tinta per non rendersi riconoscibile) e inoltre è così agile da dargli filo da torcere nel parkour. Proprio come Eva – e anche i suoi genitori – Miriam-Evelyn non disdegna il pericolo, soprattutto quando in ballo c’è la verità e la salvaguardia dell’ambiente. I due ragazzi, che dopo un’iniziale diffidenza si trovano sempre più in sintonia, cominciano la loro piccola indagine su un’azienda tecnologica che potrebbe essere collegata alla morte dei genitori di Miriam. Un’indagine che diventerà sempre più grande.
Queste le basi di una storia che mescola azione, spionaggio e ambientalismo e grazie alla quale Sgardoli compie un’impresa non da poco: rendere Diabolik, al quale – tolta la Kent – interessano solo i diamanti, un paladino di valori come l’amicizia, il lavoro di squadra e l’ecosostenibilità (non sono rari i momenti in cui Miriam spiega a Kid che c’è sempre un’alternativa green nelle cose che si fanno, come i motori elettrici anziché quelli a gasolio nelle gare di minicross). Complice una scrittura limpida e una trama ben congegnata, il romanzo si legge che è un piacere e non è solo una lettura per ragazzi. È un bel thriller tecnologico e una preparazione al film su Diabolik dei Manetti Bros che uscirà al cinema il 31 dicembre.