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La cattiva addormentata (Nulla die editore) – genere: noir3 min read

2 Aprile 2020 3 min read

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La cattiva addormentata (Nulla die editore) – genere: noir3 min read

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È appena uscito il mio nuovo romanzo, si intitola La cattiva addormentata pubblicato da Nulla die. Potete ordinarlo in cartaceo sul sito della casa editrice oppure in digitale, formato pdf. Non è un fantasy né un scifi, generi a cui mi sento più affezionato, ma un noir atipico. Con atipico non vorrei fare la figura dell’autore di genere che si sente scomodo etichettato in un genere letterario e per discostarsene e, allo stesso tempo riconoscerne l’appartenenza, dice che ha scritto un romanzo noir che “rivisita i canoni del noir” o “che va oltre il genere noir”. Amo la letteratura di genere, è ciò che leggo e cerco di scrivere meglio che posso. Ma onestamente chi cercasse un romanzo tradizionalmente noir, qui potrebbe rimanere interdetto. C’è un assassino, c’è l’omicidio, ma ci sono anche dialoghi e atmosfere (la Versilia fuori stagione, il mare d’inverno, per me tra gli scenari più suggestivi).
Comunque, mi sono fatto una specie di intervista per chiarire alcuni punti a chi fosse interessato al romanzo.

Com’è venuta l’idea de La cattiva addormentata
Conosco la Versilia, luogo dove è ambientato il romanzo. Mi è capitato e mi capita spesso di andarci fuori stagione. A Viareggio mi hanno sempre colpito certi alberghi in stile liberty. Elegantemente anacronistici nel loro essere sontuosi e ingombranti. Ho immaginato due personaggi che s’incontrassero in uno scenario simile, due individui con due storie diverse alle spalle.

Ma si tratta davvero di un romanzo noir?
Sì se lo si vede dalla prospettiva della ragazza che fugge. Ma è anche una riflessione sulla scrittura se lo si vede dalla prospettiva dello scrittore. E se lo si legge da quella di un pazzo che cerca la sua ex perché la vuole ammazzare può quasi assomigliare a un romanzo on the road. Se proprio vogliamo farlo ricadere sotto una categoria, direi che è un romanzo noir con una cura particolare per la psicologia amorosa.

Il romanzo è breve, quasi un racconto lungo, ma mette in scena vari personaggi, alcuni fittizi.
Il romanzo narra anche una storia, un romanzo nel romanzo, quella di Giulia la protagonista dell’ultimo libro scritto dallo scrittore col blocco creativo. E ci sono anche Lucia e Oreste che lavorano nell’albergo e parlano e si interrogano sui clienti che servono. Diciamo, però, che il centro di tutto sono la coppia Arturo-Agata, lo scrittore e la ragazza in fuga.

Uno dei temi affrontati è quello dell’omicidio…
Da una parte abbiamo un ragazzo che scopre di essere un omicida, di avere questa pulsione e lo scopre proprio durante la “caccia” alla sua ex ragazza, che vuole appunto eliminare. Dall’altra abbiamo la sua ex che vede nell’omicidio l’unica soluzione a liberarsi dal suo inseguitore e si confronta con l’eventualità di ammazzarlo. Omicidio desiderato e omicidio contemplato.

La misura breve del romanzo
Da subito, scrivendolo, mi sono accorto che nella mia storia i dialoghi avevano un’importanza fondamentale. La descrizione è limitata o all’azione che dà svolta alla vicenda oppure alla riflessione sullo stato d’animo. Per il resto si parla. Parlano Agata e Arturo quando siedono nella sala ristorante dell’albergo, parlano Matteo e la studentessa che ha caricato in autostop, parlano Eugenia e Lucia quando osservano e attendono che i due al tavolo li chiamino per essere serviti. Insomma, è una storia dove si parla molto, senza digressioni, e questo ha fatto sì che optassi per la brevità.

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