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Cose da scrittori

Come organizzare un’invasione aliena4 min read

8 Settembre 2019 4 min read

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Come organizzare un’invasione aliena4 min read

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L’invasione della Terra da parte degli alieni è un topos della fantascienza. Negli anni è stata delicanata in ogni chiave possibile, persino umoristica come fece Fredric Brown con Marziani andate a casa! Tanto per dire, questa estate mi sono portato in valigia due romanzi (di cui a breve metterò online la recensione) che parlavano in modo diverso di invasione aliena: il pluripremiato Il problema dei tre corpi di Liu Cixin e lo young adult La quinta onda di Rick Yancey, entrambi primi capitoli di una saga.

Ebbene, questi due romanzi, nonostante trattino la stessa materia, sono diversi, se non opposti, per registro stilistico, per approccio del genere – il primo è un hard science fiction dove l’elemento scientifico è preponderante, il secondo è un post apocalittico young adult – e anche per come l’invasione viene gestita: nel romanzo dell’autore cinese si racconta il prologo all’arrivo degli alieni, ovvero come l’umanità si sta preparando; in quello dell’americano si racconta di una Terra già invasa e di un’umanità ridotta nemmeno a un decimo della popolazione pre-primo contatto.

C’è poi la questione degli alieni: come vengono immaginati. Ne La quinta onda, almeno nel primo libro, vengono presentati come delle essenze che invadono i nostri corpi; ne Il problema dei tre corpi viene descritto il loro habitat e la tecnologia che gli permette di ricevere un messaggio inviato dalla Terra e organizzare l’invasione, ma non vengono descritti fisicamente nemmeno in via ipotetica. I marziani di Fredric Brown erano né più né meno che folletti verdi. Ne La guerra dei mondi, di H. G. Wells, vengono descritti come grosse piovre che non sopportando l’atmosfera terrestre riparano all’interno delle loro macchine e organizzano l’invasione usando i tripodi, macchine che si muovono con tre grossi arti e sparano raggi di calore.

Per organizzare un’invasione come si deve, quindi, dovete:
Informarvi sulle invasioni precedenti nella letteratura di fantascienza per evitare di copiare anche senza volerlo.
A meno che non vogliate scrivere un romanzo satirico (come al cinema lo è stato Mars Attacks!) dovrete evitare cliché come dischi volanti a forma di aspirina gigante all’orizzonte e omini verdi che sparano con pistole laser.
Insomma, dovrete essere originali, fornire una nuova prospettiva al topos delle invasioni, come ha fatto Cixin, il quale, avendo alle spalle un passato di ingegnere, ha giocato abilmente la carta dell’elemento scientifico e tecnologico.

Perché ci invadono?
Questo è un altro punto chiave nell’affrontare sulla pagina un’invasione aliena svolto senza grande originalità. Non so se esista un romanzo che parla di alieni che invadono la Terra a scopi benefici, cioè per insegnarci a vivere meglio, ma, nella mia esperienza, le invasioni avvengono:
1) Perché in una logica di specie dominante estesa su scala cosmica, gli alieni sono più forti di noi umani ed è destino che ci sottomettano fino all’estinzione.
2) Perché per qualche motivo il loro pianeta di origine non poteva più ospitarli e loro sono alla ricerca di una nuova casa: trovata la nostra, non si fanno scrupolo a sfrattare l’inquilino precedente.
3) Perché sono delle bestie fameliche che si ricaricano succhiando via l’energia di specie intelligenti e così fanno da milioni e milioni di anni, distruggendo popoli e pianeti.
Insomma, gli alieni sono cattivi. Questo non significa che noi terrestri diventiamo buoni. La conquista delle Americhe è stata un genocidio tanto spietato quanto l’invasione descritta ne La quinta onda. Il nostro problema è che siamo dei cattivi meno abili degli invasori.

Piani di invasione
Questo è il punto chiave per risultare originali. Come detto, Cixin ci riesce. Certo a tratti il suo romanzo è un po’ troppo scientifico e analitico, ma è indubbio che riesca laddove gli young adult e tanta fantascienza recente falliscono: descrivere un contatto tra noi umani e un’altra forma di vita e il prologo all’invasione, in modo scientificamente verosimile.
Non tutti però siamo laureti in ingegneria. In questo caso, il consiglio è di usare l’immaginazione.
Come conquisteranno la Terra gli alieni? In modo eclatante, stile Independence Day comparendo nei nostri cieli con astronavi colossali o più subdolo, mischiandosi tra noi, dominandoci senza che ce ne rendiamo conto come in Essi vivono?
Se riuscite a dire qualcosa di nuovo, siete già a metà dell’opera.

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