A proposito del torneo IoScrittore4 min read
Reading Time: 3 minutesEbbene sì, anche io ho partecipato – sto partecipando visto che non è ancora concluso – al torneo letterario IoScrittore. Dato che, in qualità di amministratore di Penne Matte, un po’ di tornei letterari me ne intendo, avendone organizzati quattro, uno dei quali con la partnership di Wired Italia e premiazione culminata a un’edizione di Lucca Comics, ho pensato di dire la mia.
IoScrittore ha punti di forza e di debolezza, questo perché un torneo abbastanza giovane e che si avvale in pieno delle risorse tecnologiche della nostra epoca. Per partecipare, difatti, bisogna iscriversi e caricare la sinossi e una prima parte della propria opera. Gli altri utenti partecipanti leggono il tuo elaborato e lo giudicano, facendo sì che passi o meno la qualificazione alla fase successiva. Quindi anche tu devi leggere le opere dei concorrenti (dieci a testa).
Domani, 6 giugno, terminerà questa prima fase di valutazione degli incipit. Quelli promossi passeranno alla fase della valutazione delle opere in versione integrale che si svolgerà nello stesso modo, ovvero ciascun partecipante che abbia caricato la propria opera dovrà valutarne dieci caricate da altri.
Nel corso degli anni, IoScrittore ha portato alla luce alcuni nomi interessanti della narrativa italiana, come la brava Ilaria Tuti, autrice di un best seller che si è posizionato nelle classifiche dei thriller più venduti, Fiori sopra l’inferno, e oggi di nuovo in libreria con Ninfa dormiente.
Parlavamo di difetti e virtù di un torneo con queste caratteristiche.

Il difetto principale risiede nella natura stessa del concorso: chi valuta nelle fasi iniziali non è un autore collaudato o un giurato tecnico, insomma, un occhio super partes, ma uno che spera di arrivare primo, quindi perché valutare positivamente e facilitare la vita di chi potrebbe raggiungere il podio al posto tuo? Fidarsi è bene non fidarsi è meglio, recita il detto. Il mondo degli scrittori – inclusi gli esordienti, soprattutto gli esordienti – è fatto di invidie ed ego disposti a tutto per scalzare il prossimo. Insomma, quanto i giudizi che riceverà la mia opera sono frutto dell’obiettività e quanto della malafede?
Altro dubbio che sorge inevitabilmente – ma questo potrebbe riguardare anche un torneo “tradizionale” forte di una giuria tecnica – riguarda l’effettiva lettura di un’opera sotto giudizio. Il sistema permette agli iscritti di scaricare in formato rtf gli elaborati, ma non dispone di alcuna verifica che accerti che gli stessi vengano letti per intero, prima di essere votati. Un giudice pigro, poco interessato agli elaborati altrui, potrebbe leggere giusto due o tre righe, dare una valutazione generica tanto per raggiungere i dieci incipit valutati affinché anche il proprio sia abilitato alla valutazione.
Infine una constatazione personale: ho dato un’occhiata su Amazon, sfruttando la possibilità della preview, alle opere che hanno vinto le passate edizioni e sono state pubblicate in versione ebook. Alcune sono buone, ma almeno dalle recensioni, non mi sembra che abbiano ottenuto una grande attenzione e che il gruppo editoriale Mauri Spagnol che ne è alla base si sia dato troppo da fare per promuoverle. Altra constatazione, vincono soprattutto le opere non di genere ma intimiste e ambientate in Italia oppure thriller. Il thriller è il genere letterario che va meglio in Italia. Insomma, anche se il gruppo Spagnol include un editore come Nord, le opere fantasy o scifi hanno poche chance di vincere. Questa, però, non è una critica, ma una strategia editoriale condivisibile da un gruppo che vuole raggiungere un maggior numero di scrittori possibile.
Ora passiamo ai punti di forza:
IoScrittore è un torneo importante, c’è poco da fare. Sono tantissimi quelli che partecipano e, effettivamente, sono usciti dalla sua arena nomi di qualità come la Tuti.
Il torneo è supportato da un grosso gruppo editoriale e non dal comune di Casaldelcacchio il cui concorso promette salame e lambrusco al vincitore.
IoScrittore è gratuito e divertente perché, diciamolo, farsi leggere e valutare dai propri “nemici” lascia adito a sospetti ma permette anche un confronto che può essere costruttivo. E secondo me sta qui la forza del torneo: non promette solo un giudizio, ma fornisce anche un confronto, la possibilità di vedere quanto sono bravi e cosa vogliono raccontare autori esordienti che hanno le tue stesse aspirazioni.
IoScrittore è un torneo che sfrutta pienamente e bene le nuove tecnologie, è la rete con i suoi pro e i suoi contro e per questo ha il pregio di aver creato attorno a sé una grossa community dove è possibile attingere a pareri e consigli. E questo non è poco.