Nubila (Prospero Editore) – genere: fantascienza4 min read
Reading Time: 3 minutesDall’11 aprile è disponibile sugli store online di Prospero Editore, LaFeltrinelli, MondadoriStore e Ibs, oltre che ordinabile nelle librerie fisiche, il mio romanzo scifi, titolo Nubila (Prospero Editore). Ve ne ho già parlato, accennando a come ho cominciato a scriverlo. Nel caso vogliate saperne di più, vi rimando alla bella recensione che Paolo Armelli ha scritto su Wired.it e copio e incollo qui sotto. Se invece foste interessati a leggere qualche pagina per capire se è una storia che tocca le vostre corde e vale la pena continuarla qui, in pdf, il primo capitolo.
Buona lettura.
Primo Capitolo – Pdf Anteprima

“Nubila di Alberto Grandi è un condensato di fantascienza pura” di Paolo Armelli per Wired.it
Alberto Grandi, diciamolo subito, è il responsabile della sezione Idee di Wired. Ma è anche un grande appassionato di letteratura di genere, dal fantasy al poliziesco e soprattutto alla fantascienza. Non stupisce che nel suo ultimo libro, Nubila, pubblicato in aprile da Prospero editore, tutti questi generi siano fusi in una storia avvincente ma anche dai risvolti sociali. Ci troviamo appunto a Nubila, una galassia i cui 52 pianeti si articolano attorno a una stella madre e su cui la razza umana si è rifugiata dopo il collasso del nostro pianeta, sviluppando un progresso tecnologico senza precedenti. Qui, però, deve convivere con una razza chiamata mutante, dal corpo grigio, gli occhi neri da insetto e una residua fede nella magia dell’universo.
Il protagonista è proprio uno di loro, Nero, un serial killer sfuggente, impassibile e infallibile che spesso si fa passare da umano grazie a una pellicola di simil-pelle che applica al corpo. Incaricato dai responsabili della ribellione di recuperare una scheda contenenti i segreti di un’arma che concederebbe allo spietato imperatore Elwaar Gassan il dominio assoluto sull’universo, l’assassino si ritroverà invischiato in una vicenda molto più grande di lui. Il suo destino s’incrocerà con quello della schiava transgenica Lora, una donna modificata geneticamente per essere sempre seduttiva al massimo, e la coppia dovrà fuggire di pianeta in pianeta prima di scoprire di essere proprio loro due la chiave per la salvezza della galassia.
Come s’intuisce da questa breve sinossi ci troviamo nel reame della fantascienza più classica. Sono innegabili gli echi di grandi capolavori del genere: il complesso sistema imperiale e la sua controparte ribelle, condita da profezie cosmiche, richiama la Fondazione di Asimov; inseguimenti, assassinii, sicari, droidi e doppi giochi ripiombano nelle atmosfere Blade Runner di Philip K Dick; ma c’è anche un deserto molto più animato di quanto non si possa pensare, come in Dune di Herbert. E l’impronta di una saga cinematografica come Star Wars riverbera più volte fra le pagine di questo libro (c’è pure un maggiordomo che si chiama Sidious Art), con forse qualche accenno anche ad Avatar.

Interessante è come in questo romanzo la sfida per le redini dell’universo sia sostanzialmente anche uno scontro fra civiltà: da una parte gli umani hanno colonizzato con la forza una galassia altrui, sfruttando le loro capacità tecnologiche ma anche la remissività dei mutanti; questi ultimi, in realtà la specie autoctona di molti pianeti, si sono dispersi e stanno man mano dimenticando le loro tradizioni millenarie che però, nella loro commistione fra magia cosmica e arcano utilizzo della natura, rappresentano davvero la soluzione alla salvezza. L’approccio alla diversità, condito da ambo le parti da disprezzo e diffidenza, mostra in qualche modo l’inconciliabilità delle differenze, sebbene il romanzo si concluda con una speranza profetica.
L’aderenza a un canone fantascientifico ben preciso porta con sé qualche piccolo cliché: in particolare le donne (nel romanzo sono sostanzialmente due quelle di rilievo) sono o bellissime creature fatte per sedurre, ma poi salvate dall’eroe di turno, oppure implacabili guerriere che non conoscono altro che la morte; anche qui però a sovvertire il tema giunge una potente sorpresa finale. Non manca poi qualche tratto di ironia compassata, come nella riuscita figura del villain Herald Flenner, grassone perverso e tragicomico.
In definitiva Nubila è un concentrato in purezza di letteratura di genere, sorprendentemente ben scritta per gli standard oggi in circolazione, e che compensa una sua certa tendenza derivativa con una concreta e convincente originalità. Primo Capitolo – Anteprima