5 romanzi di fantascienza esplosiva2 min read
Reading Time: 3 minutesVi propongo alcuni titoli interessanti che hanno in comune qualcosa di davvero particolare: l’esplosione di una bomba, che possa essere atomica, termonucleare o proveniente dallo spazio profondo; un’esperienza spesso al limite dell’umano e in ogni caso stupefacente. Pronti quindi a coibentarvi all’interno della vostra tuta d’asbesto, e a foderarvi le orecchie con tappi isolanti, per affrontare questo viaggio davvero detonante?
Philip K. Dick – Cronache del dopobomba (1965)
Il romanzo è ambientato in un 1981 distopico che per Dick era un futuro piuttosto vicino. Dopo il fallimento di un esperimento nucleare il mondo assiste alla nascita di bambini deformi. Dalla vita di tutti i giorni di un gruppo di persone, l’autore compie un salto mirabolante di sette anni, passando a descrivere ciò che accade agli stessi personaggi dopo l’esplosione e le loro vicissitudini mentre cercano di sopravvivere dopo l’apocalisse atomica che ha devastato l’America.
Jacques Spitz – La guerra mondiale n.3 (2009)
Come si evince dal titolo, questa perla del francese descrive una possibile Terza Guerra Mondiale per come sarebbe potuta esplodere negli anni ’50, tra il blocco sovietico e quello statunitense. Ovviamente lo spauracchio della bomba atomica, insieme a tutte le strategie di guerra dell’epoca, diventa qui una terribile realtà. Un bell’esempio di romanzo dieselpunk e ucronico che parte da presupposti geopolitici che (forse) non esistono più.
Nigel Kneale – Quatermass: la Terra esplode (1979)
Kneale e il suo Quatermass sono famosi per l’omonima serie TV degli anni ’50, di cui Urania ha pubblicato le sceneggiature. Questo però è un vero e proprio romanzo da cui è stato tratto successivamente un film. Il vecchio dottor Quatermass si trova a dover affrontare una “forza misteriosa”, e disumanizzante, proveniente da un mondo alieno. Grazie alla sua esperienza Quatermass riuscirà ad annullare l’effetto della macchina innescando una bomba atomica che porterà al suo estremo sacrificio.
Serge Brussolo – La notte del bombardiere (1989)
Una trama un po’ diversa è questa a opera di Brussolo, ma che ha sempre origini a circa metà del Novecento, e ha sempre un pretesto esplosivo… Durante la Seconda Guerra Mondiale un bombardiere giapponese si schianta su una cittadina della costa statunitense. Ma a distanza di anni si scopre che l’oggetto precipitato in realtà è una forma di vita aliena. Nello schianto il suo corpo metallico si è scomposto in mille frammenti che stanno ritrovando l’energia vitale per tornare sul suo pianeta, infettando gli uomini della cittadina e rendendoli degli automi.
Emilio de’ Rossignoli – H come Milano (1965)
E per concludere questa piccola rassegna deflagrante, vi propongo un titolo di culto italiano di recentissima ristampa (a cura di Meridiano Zero). Quello di de’ Rossignoli è un romanzo distopico e postapocalittico, ambientato nella Milano contemporanea, dove il protagonista si ritrova incolume in una piazza Duomo ridotta a un ammasso di rovine, tra cui affiorano cadaveri e arti umani, dopo l’esplosione di una bomba a idrogeno. Le mutazioni hanno reso i sopravvissuti simili a mostri e la città è precipitata nel caos e nella violenza. Per il protagonista sarà davvero dura tirare avanti.