Alfie, educazione sessuale per elfi, umani e altre razze3 min read
Reading Time: 3 minutesarticolo di Daniele Daccò per Wired.it
Incase, è il suo “nome da internet”, così lo definisce lui, la sua carriera nel disegno pornografico comincia presto, in un’intervista dice addirittura a 15 anni, quando cerca di tratteggiare un seno in paint, rigorosamente a memoria.
Da allora Incase di strada ne ha fatta, attualmente ha appena 27 anni, raramente rilascia dichiarazioni (tanto che non si conosce ancora con esattezza il suo nome) e, nonostante il suo impegno, si definisce contento di poter lavorare sulle sue perversioni. Nel 2010 però, tra una commission e una storia breve, succede qualcosa: nasce Alfie, il suo webcomic fantasy e tutto cambia.
Una pagina a settimana, ininterrottamente.
Con Alfie, Incase, cerca di fare qualcosa di diverso: è un esperimento che mescola una solida trama a contenuti pornografici. Non parliamo di una pornografia esclusivamente rivolta agli uomini eterosessuali.
L’esperimento tenta di arrivare a una sorta di pornografia artistica, o arte pornografica se preferite, un’opera che non solo intrattenga, ma che faccia pensare, rapisca e istruisca. Infatti Alfie non è solo un mero susseguirsi di siparietti pornografici, è qualcosa di più, cerca di farsi carico di messaggi importanti, come l’accettazione di noi stessi e contemporaneamente cerca di istigare curiosità sessuale che, se praticata responsabilmente, è uno dei traguardi più grandi da poter raggiungere.
Un’opera di satira sociale, a tratti, che dipinge di toni più esotici una realtà che tutti conosciamo e che alle volte ci incatena. Se poi siete appassionati di Fantasy si va oltre, cercando perfino di fare luce sui gusti da letto delle diverse stirpi letterarie, motivandoli e amalgamandoli con l’idea classica che abbiamo di elfi, umani e mezz’uomini (e perfino Ciclopi).
Ma di cosa parla questo webcomic?
Siamo a Pickering, una cittadina rurale in un non meglio identificato contesto “simil tolkienano”, una sorta di Contea. Pickering riflette tutte le sfumature negative della nostra società odierna, molto radicalizzata e aspra, i suoi cittadini vivono in uno stato di repressione sessuale, le malelingue serpeggiano alla prima avvisaglia di individualità e nulla è tollerato se fuori dall’ordinario.
Tra gli abitanti le protagoniste, madre e figlia, Vera e Alfie, entrambe schiacciate da una realtà che le esaspera. Moglie insoddisfatta e ragazza curiosa che non vede possibilità di crescita.
Tutto parte dalla giovane infatti, spinta dalla voglia di sapere seguirà le orme di un’amica, alzando sempre più l’asticella che la allontana dalle convenzioni sociali. Quando verrà scoperta però inizieranno i veri guai. Spiando tra i cespugli vedrà ciò che è vietato, quello che poteva solo immaginare, un rapporto sessuale tra una halfling e un umano e ne rimane scioccata quanto affascinata. In lei comincerà una lotta interna per raggiungere il proibito e esplorare il proprio corpo.
Vera, la madre delusa di Alfie troverà invece una valvola di sfogo nelle perversioni di un elfo, ed è con lei affronteremo tutti i giochi e le perversioni che fanno di “alfie” un porno senza un genere ben definito.
Vera lavora la pelle, lo fa bene, costruisce scarpe, cinture e finimenti la svolta arriva insieme a una carovana di elfi, una particolare richiesta legata alla costruzione di attrezzature per il bondage e Pickering, di colpo, diventa molto più interessante per Vera.
L’Halfling dovrà affrontare, prima per necessità monetaria e poi per piacere, un nuovo mondo legato al godimento fisico e noi con lei.
Al di là della splendida messa in scena di InCase (che ha aggiunto il colore dopo una serie di capitoli in toni di grigio) Alfie è un’opera che lascia il segno e nonostante questo da molti ignorata, etichettata come “pornografia” e quindi mai esplorata o recensita.
Quindi l’unica cosa da fare è prendervi un pomeriggio, magari con il vostro partner e leggere l’epopea esplorativa di Incase su buttsmithy.com e vedere fin dove riuscite a confrontarvi con la diversità che ci circonda.
Se volete seguirlo ecco il suo HentaiFoundry (attenzione contenuto pornografico) e qui la pagina ufficiale di Alfie.
Strettamente consigliato a un pubblico maturo e curioso che non ha paura di sperimentare.
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