5 titoli di fantascienza orientale3 min read
Reading Time: 4 minutesPiù di una volta su queste pagine vi ho chiesto: chi l’ha detto che la fantascienza è una prerogativa anglofona? E oggi alzo la posta: chi dice che sia una prerogativa occidentale? Scavando in rete si scopre infatti una prolifica produzione orientale del genere, anche se nella nostra nazione di questa arriva davvero poco. Non è quindi più probabile che questa percezione della scifi sia una roba tutta italiana, dato che negli Stati Uniti autori cinesi e giapponesi vengono tradotti ormai da anni, influenzando notevolmente le tendenze letterarie di tutto il mondo?
Qualcuno però in Italia ha provato a farci scorgere il lontano Sol Levante (e le sue astronavi) traducendo qualche opera tra le più rilevanti. Eccovi quindi cinque titoli, tra antologie e romanzi, che potrete trovare in libreria o su qualche bancarella; per gli appassionati del genere che hanno voglia di un approccio un po’ diverso rispetto a quello solito, talvolta più poetico, surreale, e visionario in un modo completamente diverso dal nostro.
Liu Cixin, Il problema dei tre corpi (2017)
Liu Cixin è attualmente il più popolare e prolifico autore cinese di fantascienza. Ha vinto negli anni diversi premi e ha il merito di aver introdotto nuovi temi all’interno del genere. Questo romanzo è stato pubblicato a puntate sulla rivista americana Science Fiction World a partire dal 2006 e narra di un progetto militare segreto con il quale il governo cinese cerca di contattare intelligenze aliene attraverso segnali inviati nello spazio. Questi segnali vengono captati dalla popolazione del pianeta Trisolaris, un pianeta nel quale la fine del mondo è vicina e che decide quindi di invadere la Terra. La sua pubblicazione in Italiano è di quest’anno.
AAVV, La leggenda della nave di carta (2002)
Questa antologia raccoglie sedici racconti tratti dalla più ampia The Best Japanese Science Fiction Stories del 1989 ed è probabilmente il primo volume con il quale la società occidentale è venuta a contatto con la cultura fantascientifica giapponese, che non fosse quella dei robottoni, dei manga o di Godzilla. Il volume raccoglie anche le testimonianze raccolte da Arada Osada a proposito del disastro atomico di Hiroshima.
AAVV, L’onda misteriosa (2006)
Un altro lavoro di raccolta interessante è stato fatto anche da Wu Dingbo e Patrick D. Murphy, curatori di questa antologia che Urania ha portato in italia con il numero 1511. Siamo anche qui difronte a una panoramica dell’ambiente fantascientifico dell’Estremo oriente, questa volta cinese. Gli otto racconti che compongono il volume raccontano storie di robot, apocalissi, distopie in un imprecisato futuro e macchine stupefacenti. Oltre alla narrativa, il volume contiene un’interessante prefazione sulla fantascienza cinese e una bibliografia per chi volesse approfondire alcuni autori e tematiche.
Kobo Abe – Il quaderno canguro (2016)
Scritto nel 1991 e tradotto in italiano solo lo scorso anno, il romanzo narra delle avventure oniriche e surreali di un impiegato che un giorno si risveglia con le gambe ricoperte da germogli di daikon, un ravanello giapponese. Durante l’operazione e mentre è sotto anestesia, i medici decidono di trasferirlo in un limbo al confine tra i due mondi. A bordo di un lettino d’ospedale il protagonista compirà un viaggio meraviglioso passando dalle rive del Sanzu, il fiume dell’inferno buddhista, in un mondo popolato da personaggi grotteschi, come l’infermiera sexy Libellula, un giovane americano esperto di arti marziali e molti altri, cercando di risolvere il mistero di cui è vittima e di lottare per la sopravvivenza.
Haruki Murakami, La fine del mondo e il paese delle meraviglie (2002)
Scritto e pubblicato nel 1985, questo romanzo è stato tradotto in italiano solo nel 2002. Di certo non il suo libro più famoso, quest’opera porta avanti due storie parallele: da una parte c’è un uomo che vive in una città dalla quale non si può uscire e che inizia a lavorare come Lettore dei sogni. Dall’altra un uomo cibermatico, ovvero che ha la capacità di immagazzinare dati nel proprio cervello, si trova alle prese con un complotto chiamato “fine del mondo”. Pian piano le due vicende, tra cyberpunk, distopia e soprannaturale, si intrecceranno e si influenzeranno l’una con l’altra.