Match letterari: Asimov versus Dick4 min read
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Isaac Asimov e Philip K. Dick sono due capisaldi della letteratura di fantascienza. Entrambi statunitensi, il primo di origini sovietiche, hanno cercato di emancipare e rivoluzionare un genere che con molta probabilità, senza il loro esempio, sarebbe rimasto a uno stadio infantile. Hanno utilizzato la scienza (e la deviazione da essa) come il pretesto per raccontare l’uomo del ventesimo secolo, le sue ambizioni più pericolose, e per immaginare le derive aride che una società può raggiungere. Asimov lo ha fatto immaginando una galassia abitata da migliaia di pianeti e gestita da un gruppo di sapienti a loro volta guidati da una materia sociologica infallibile (Ciclo della Fondazione), Dick invece ci ha descritto futuri alternativi partendo dalla Storia (La svastica sul sole) o semplicemente dall’immaginazione (Blade Runner, Ubik) per farci interrogare sull’individuo e i suoi poteri. Insomma, credevate davvero non si sarebbero mi sfidati?
STILE
Dick è stato spesso criticato per la sua prosa contorta e talvolta oscura, soprattutto dai suoi contemporanei. Di contro è stato apprezzato di recente per la capacità evocativa della sua narrazione, oltre che per i contenuti. Mi capita spesso, leggendo un romanzo di Dick, di arrivare a un punto di crisi in cui vengo letteralmente spiazzato e inizio a chiedermi se tutto quello che ho letto fino a quel momento sia solo un’illusione, del protagonista o di qualche altro personaggio. Chi ha letto Blade Runner sa bene che a circa metà del libro ci si chiede se non sia Deckart l’androide. E questo è incredibile. Asimov è più lineare, bravissimo nel concertare le trame e portare avanti la storia senza annoiare il lettore, ma credo che Philip abbia una marcia in più.
Vince Dick
SCIENZA
Qui c’è poco da fare. Il rigore scientifico e tecnologico da cui parte Asimov non è raggiungibile da Dick. La grandezza dell’autore sovietico infatti è dovuta in massima parte all’aspetto divulgativo che questi è riuscito a fare all’interno della sua opera, e non solo come romanziere. Tra gli anni ’60 e ’70 infatti ha pubblicato diversi testi di divulgazione scientifica e di erudizione classica. Oltre ai romanzi voglio consigliare Civiltà extraterrestri, un saggio sulle forme di vita aliene e Catastrofi a scelta, nel quale l’autore analizza tutte le possibili cause che potrebbero portare alla scomparsa del genere umano.
Vince Asimov

ROBOT E ANDROIDI
Qui invece la lotta si fa dura. Cos’è più geniale? Il robot dal cervello positronico che risponde a tre leggi apparentemente infallibili e, nella realtà, infallibilmente contraddittorie (Io, Robot e tanti altri…) o l’androide talmente intelligente, talmente umano, da sembrare quasi più umano (e commuovere) dell’uomo del futuro? Quando ci si trova dinnanzi a temi che hanno colpito e modificato così tanto il nostro immaginario contemporaneo è difficile scegliere.
Pari

SOCIETÀ E INDIVIDUO
Il tema dell’individuo nella società è caro a entrambi. Come dicevo prima, i due autori pongono l’accento su aspetti differenti. Dick è senza dubbio più attento alla psicologia dei singoli personaggi, Asimov invece riesce a descrivere meglio i gruppi sociali. Oltre al caso della Fondazione, Asimov tratta il tema della collettività in Notturno, un romanzo in cui lo spegnimento dei soli su un pianeta porterà a un’escalation di violenza e distruzione. Ne L’occhio nel cielo, Dick invece ci parla di come la volontà e l’immaginazione di un singolo potrebbe alterare profondamente la realtà, se solo venisse amplificata.
Pari

VISIONE DEL FUTURO
Per quanto io ami Dick, e forse in generale più di Asimov, personalmente credo che non si possa negare la bellezza della descrizione futuristica dei racconti di Asimov. Al di là della plausibilità, trovo più affascinante una galassia piena di astronavi, pianeti abitati da civiltà inimmaginabili e culture lontanissime dalla nostra. Anche l’immaginario scuro e psichedelico di certi romanzi Dickiani è senza dubbio fenomenale, ma a mio parere inarrivabile al senso di meraviglia scatenato dall’inventiva del maestro Asimov.
Vince Asimov

VARIAZIONE DELLE TEMATICHE
Dal punto di vista della versatilità, credo che Dick sia più avanti. Dopotutto è un autore che per quanto legato agli stilemi del genere, sia riuscito davvero a scardinarne i vincoli, consacrandosi come autore fuori dagli schemi, che è riuscito a farsi leggere anche dai non puristi della fantascienza. Nonostante le tematiche piuttosto particolari come preveggenza, sgretolamento della realtà, divino, sogni, immortalità, e nonostante gli immaginari psichedelici evocati, è arrivato a un successo di pubblico a tutti gli effetti mainstream. Basti vedere il numero di film tratto dai suoi scritti contro quelli di Asimov. Purtroppo per lui non è riuscito a godersi in vita il suo successo.
Vince Dick
Che dire? Per me questa sfida non poteva che finire pari. La scelta era davvero ardua, trovandoci davvero difronte a due giganti della letteratura di genere. Sono curioso però di sentire la vostra. Chi dei due fareste vincere seguendo i temi proposti? Ne vedreste altri che non ho considerato? E alla fine di tutto, qual è il vostro preferito?