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Aspettando Blade Runner 2049: 5 romanzi e 5 racconti di PK Dick4 min read

4 Ottobre 2017 4 min read

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Aspettando Blade Runner 2049: 5 romanzi e 5 racconti di PK Dick4 min read

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Tra pochissimi giorni arriverà nelle sale cinematografiche Blade Runner 2049, il sequel, a 35 anni di distanza temporale, di Blade Runner. Come molti di voi sapranno, il film, quello dell”82 diretto da Ridley Scott, è tratto da un romanzo di Philip K. Dick, il visionario romanziere statunitense morto proprio qualche mese prima dell’uscita della pellicola che avrebbe consacrato la sua figura al mondo intero, regalandogli una fama quasi esclusivamente postuma.

Il film sarà all’altezza del primo? E se Dick fosse in vita lo apprezzerebbe, a differenza di come è accaduto per la versione di Scott, da lui visionata in anteprima? A questo e ad altri quesiti simili NON risponderò in questa sede, lasciando la parola a siti specializzati. Approfitto però del ritorno al cinema dell’agente Deckard e degli androidi inconsapevoli a cui dà caccia per consigliarvi una lista di romanzi e racconti di Philip K. Dick che, se non lo avete ancora fatto, dovete assolutamente leggere.

L’occhio nel cielo (Eye in the Sky, 1957)
Un gruppo di sette persone sono in visita presso il Bevatrone, un acceleratore di particelle, che a causa di un malfunzionamento si disintegra e fa perdere loro i sensi. I sette si svegliano in un mondo diverso, dominato da una divinità che punisce immediatamente i peccatori, e capiscono quasi subito di trovarsi nel mondo immaginato da uno di loro, un fanatico religioso. Dopo l’evasione da questo mondo, il gruppo di personaggi ricade nella realtà plasmata da un altro di loro, e poi in un’altra ancora. I sette dovranno scoprire il complotto dietro a tutte queste peripezie per riuscire a tornare nel loro universo.

La svastica sul sole (The Man in the High Castle, 1962)
In questa ucronia la Germania nazista e l’Impero Giapponese hanno sconfitto gli Alleati nella Seconda guerra mondiale, e il nazismo si è diffuso nel mondo intero, Stati Uniti compresi. Le vicende sono narrate dai punti di vista di diversi personaggi: un orafo ebreo, la sua ex-moglie Juliana, insegnante di arti marziali, l’antiquario Childan, il funzionario nipponico Nobosuke Tagomi e l’uomo d’affari svedese Baynes. Le vite di questi si incroceranno a causa del loro coinvolgimento in una serie di drammatici complotti orditi dal potere tedesco e da quello giapponese, portando a importanti rivelazioni sul mondo mostruoso nel quale vivono.

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (Do Androids Dream of Electric Sheep?, 1968)
Ed eccoci alla storia da cui nasce il film Blade Runner. A San Francisco, in una società in cui è considerato rispettabile possedere almeno un animale, anche se meccanico, vive Rick Deckard, un cacciatore di androidi. Egli ha l’incarico di individuare un certo modello di replicanti, intelligenze artificiale fuori-legge, e sottoporli a uno specifico test di riconoscimento. Il suo compito non è semplice poiché i dubbi lo portano spesso a chiedersi cosa sia davvero un essere umano, soprattutto dopo l’intimo rapporto che sviluppa con una di queste intelligenze artificiali.

Ubik (Ubik, 1969)
Un uomo d’affari riesce a comunicare con la mente della defunta moglie. Un suo amico, tecnico di poteri psichici, torna indietro nell’America degli anni ’30. I migliori precognitivi del sistema solare vengono uccisi in massa da una trappola tesa apposta per loro. Inoltre il presente si sta disgregando a causa del continuo scrutare degli psi nel futuro. Solo il prodotto commerciale Ubik riesce, talvolta in malo modo, a tenere insieme il tessuto connettivo di una realtà in cui si sovrappongono tempi e spazi diversi, e la vita si confonde con la morte.

Valis (Valis, 1978)
Primo romanzo di una trilogia, narra le vicende del protagonista che confida a un suo amico, l’alter ego dello scrittore, di essere stato contattato da una rete di intelligenza divina chiamata VALIS (Vast Active Living Intelligence System); quest’ultimo avrebbe scaricato nel suo cervello una grande quantità di informazioni che non riesce a decifrare. Dick qui scrive una tragicomica ricerca teologica dove Dio è scomparso, e i due si mettono sulle sue tracce raccogliendo e analizzando gli indizi più improbabili.
Per quanto riguarda i racconti, Dick è stato molto prolifico. Tra tutti mi sento di consigliare, soprattutto agli autori che si cimentano con la fantascienza, quelli che al loro interno trattano in qualche modo del disgregamento di una credenza fondamentale per il protagonista, e che riesce a destabilizzare in questo modo anche il lettore. I difensori della Terra (The Defenders, 1953), in cui una società post-atomica sotterranea scopre in realtà di vivere inutilmente la sua segregazione; Impostore (Impostor, 1953), in cui si affronta il tema della distruzione dell’identità del protagonista; Rapporto di minoranza (Minority Report, 1956), da cui il film di Steven Spielberg, nel quale un poliziotto viene incastrato in un sistema di previsione del crimine da lui stesso perpetrato; Ricordiamo per voi (We Can Remember it for You, 1966), da cui il film Total Recall di Paul Verhoeven, in cui un agente segreto a cui sono stati rimossi tutti i ricordi e a cui è stata data una nuova identità, si ritrova, per caso, a ricordare tutto il suo passato e a scoprire il complotto di cui è stato vittima; Stabilità (Stability, 1987), scritto quarant’anni prima, ma in realtà il primo racconto di Dick, in cui ancora una volta la realtà non è quella che siamo abituati a vivere.
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