I personaggi di Shakespeare che ritroviamo in Game of Thrones3 min read
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Non hai letto Shakespeare perché hai sempre pensato che da bravo classico della letteratura fosse un mattone? Bene, allora tieni presente che non è un mattone, o lo è molto meno di Manzoni, ad esempio (che è uno dei mattonissimi della letteratura occidentale). Inoltre, se ti piace Game of Thrones, sappi che la serie tv gli fa una pippa al Grande Bardo oppure, quanto meno, gli è enormemente debitrice. Shakespeare è come un’ombra che giganteggia su tutti i sette regni e che riduce i draghi di Daenerys a tre mosche che ronzano sopra un cesto di banane marce. Sul fatto che Game of Thrones e l’opera di Martin siano figlie del MacBeth, del Giulio Cesare, dell’Otello e di altre opere di Shakespeare, nessuno cova dubbi. I personaggi stessi sono nipotini-ini-ini-ini delle grandi figure delineate dal drammaturgo. Ecco parenti e parentele.
Cersei Lannister—Lady Macbeth
Come l’eroina della tragedia, Cersei desidera il potere. È ambiziosa. Non ci sono barriere tra se stessa e ciò che desidera. A differenza di Cersei che era succube di suo marito, Lady Macbeth lo domina fino a plagiarlo. Entrambe sanguinarie, in Shakespeare la regina diventa folle e si uccide. Cersei, persi tutti i suoi amati figli, che fine farà?
Petyr Baelish (Ditocorto)—Iago
Iago è un vero bastardo. Attraverso la manipolazione convince Otello che la moglie Desdemona lo tradisce. Iago è così bravo nel tessere trame e condizionare la mente che Otello finirà per commettere l’irreparabile. Allo stesso modo Ditocorto è il gran tessitore di trame dietro il regno. Impianta i semi del dubbio nell’animo altrui per poi coglierne i frutti.
Robb—Enrico V e Giulio Cesare
Robb Stark è un po’ Giulio Cesare e un po’ Enrico V. Come Enrico V, realmente esistito, guida dei popoli britannici contro i francesi, Robb è stato un leader giusto e ha guidato i suoi uomini contro i Lannister usurpatori. Purtroppo come Giulio Cesare è stato tradito e pugnalato dai suoi stessi alleati.
Tyrion Lannister—Riccardo III
Al pari di Riccardo III, che era gobbo, Tyrion soffre una disabilità che fa sì che gli altri lo vedano diversamente da come è. Tyrion e Riccardo odiano il mondo per la sorte ingiusta a cui li ha votati la loro apparenza, ma le somiglianze forse si fermano qui.Tyrion ha margini di magnanimità, Riccardo III forse li aveva ma ora è oscuro come l’abisso.
Tywin Lannister—Re Lear
Re Lear ha lottato per il potere per poi cederlo alle sue figlie che, anche per via dei rispettivi mariti, hanno finito col disputarselo attraverso la violenza. Insomma, un padre giusto circondato da una prole che non lo somiglia nel carattere. Anche Tywin Lannister è giusto a suo modo, sicuramente conosce il valore del suo grado, ma la sua assennatezza non è stata trasferita ai figli che si odiano fino alla morte.
Il mastino – Calibano
Nella Tempesta, Calibano è il mostro che vive sull’isola dove si trovano Prospero e la figlia. Egli vuole rimanere solo sulla sua terra, ma verrà maltrattato e schiacciato. La sua natura bestiale esteriore sembra nascondere un’umanità che non è riuscita a connettersi e a trovare rispondenza nel cuore degli uomini. Allo stesso modo, in Game of Thrones, più che un assassino brutale, il Mastino sembra un uomo terribilmente solo che non vede altro che male attorno a sé.