Il cosmo sotto l’ombrellone: 5 libri che spero di leggere quest’estate2 min read
Reading Time: 3 minutesLa speranza, si sa, è l’ultima a morire. Se dovessi quindi riuscire a riemergere dalla sabbia di Arrakis (alias Dune) e del lavoro, spero di riuscire ad immergermi in altre spiagge, più realistiche e magari con un po’ d’acqua salata intorno. Ecco quindi cinque amici che mi porterei in vacanza quest’anno: narrativa fantasy, fantascientifica e anche un saggio… ovviamente a tema!
Neil Gaiman, American Gods – Fino a qualche anno fa, almeno in Italia, Neil Gaiman era solo (solo! Ahaha) il creatore del fumetto Sandman, almeno per i più distratti. Davvero pochi lo conoscevano per il talentuoso narratore del fantastico che egli è. Poi la serie TV tratta da questo suo American Gods ha scatenato l’hype generale e adesso, sempre pochi, sanno che il romanzo ha ormai sedici anni e ha vinto premio Hugo e premio Nebula nel 2002. Non so voi, ma a me basta…
Kurt Vonnegut, Cronosisma – Lui per me è semplicemente un grande. Mi ha fatto strippare, letteralmente, con Mattatoio n.5 e mi ha fatto riflettere con Piano meccanico. Questo lavoro, dal titolo criptico, è una satira dal background fantascientifico. È del 1997 ma è stato ristampato recentemente da Minimum Fax. Ricevuto in regalo. Sono in trepidazione…
Michael Swanwick, Domani il mondo cambierà – Di recente Urania ha ristampato questo romanzo dall’ambientazione distopica molto particolare e dal taglio a tratti filosofico. Anche questo ha ricevuto diversi riconoscimenti (Vincitore del premio Nebula per il miglior romanzo nel 1991, finalista al Premio Hugo, al Premio Campbell e al Premio Arthur C. Clarke). Dalla sinossi: “Sul pianeta Miranda si aggira un ambiguo personaggio – metà filosofo, metà scienziato – che tenta di esportare tecnologia proibita, e che bisogna rintracciare prima delle maree del giubileo”. Non ci ho capito granché, ma il tutto mi intriga.
José Saramago, Cecità – Fantascienza, o non fantascienza? Su questo dilemma il fandom è spaccato a metà. C’è chi lo considera solo un bel classico che parte da un what if intrigante, ma nulla a che vedere con i crismi della scifi. C’è invece a chi questo basta per inserirlo nella lista dei migliori libri del fantastico. Wikipedia addirittura lo classifica, tra gli altri, nel genere della fantascienza apocalittica. Dove sarà la verità?
Marco Ciardi, Il mistero degli antichi astronauti – Ed ecco infine il saggio, che mi fa ricordare di essere uno studioso e appassionato di Storia della scienza. Quando si riescono a unire passione e interessi culturali poi, che vuoi di più? Qui Ciardi ripercorre le teorie secondo le quali esseri extraterrestri avrebbero raggiunto il nostro pianeta nel passato, lasciando evidenti tracce del loro passaggio. L’analisi parte dalla filosofia, dalla storia e dall’antropologia fino a tagliare trasversalmente tutta la storia della cultura, quindi anche libri, fumetti e cinema.
Secondo voi ce la farò in due o tre mesi a terminare questo quantitativo notevole di pagine? Sono aperte le scommesse.