5 tecnologie da tenere presenti per ambientare un romanzo nel futuro4 min read
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La fantascienza del passato ha mancato diverse – non tutte – previsioni riguardo al nostro presente. Come avevamo già avuto modo di scrivere in un articolo di qualche anno fa, invenzioni come l’auto volante, non si sono rivelate condizionanti per quanto riguarda il vissuto quotidiano dei nostri tempi, né, probabilmente, lo saranno nei prossimi decenni. Stessa cosa dicasi per i viaggi spaziali. Stiamo cercando di capire come raggiungere Marte. Ci riusciremo, ma è probabile che non potremmo ronzare a bordo delle nostre astronavi per lo spazio, tra un pianeta e l’altro, ancora per molto tempo.
Oggi il futuro è una “terra” meno esotica di quanto lo sia apparsa nel passato, agli occhi della fantascienza degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Per via delle nuove tecnologie che hanno invaso la nostra vita, risulta più facile descrivere scenari futuri meno suggestivi e più verosimili perché ancorati alla nostra quotidianità.
Ecco dieci invenzioni di cui devi tenere conto se vuoi descrivere il futuro, perché stanno già sconvolgendo il nostro presente.
Droni
Forse i droni prenderanno il posto che i robot hanno occupato nei vecchi romanzi di fantascienza. O quanto meno potrebbero entrare nella nostra vita a 360 gradi perché il loro utilizzo è davvero vario. Secondo una stima recente, tra meno di dieci anni, almeno 7,5 milioni di droni di utilizzo civile sorvoleranno le teste degli europei. Agricoltura di precisione, intrattenimento, ispezione e monitoraggio delle infrastrutture, attività ricreative, attività di corriere. Il business è enorme a tal punto che la Ue vuole regolamentarlo con obblighi di registrazione e tracciabilità. Insomma, se hai in mente di descrivere un futuro pieno di macchinette che ronzano come api impazzite potresti essere sulla strada giusta. Del resto è una strada che, portandola all’estremo, ha già esplorato Black Mirror nella puntata sulle api drone.
Internet delle cose
È già realtà e lo diventerà sempre di più. L’internet delle cose. Una nuova estensione della rete che mette in comunicazione gli oggetti, gli uni con gli altri. Tra contatori smart e smart car, secondo un’indagine del Politecnico di Milano, nel 2016, rispetto all’anno precedente, il business dell’internet delle cose è cresciuto del 40% e vale 3 miliardi. Si tratta di una tecnologia collettiva e in grado di concretizzare un consumo delle energie più razionale ed ecosostenibile. Anche di questo, tieni conto, per descrivere la vita in un condominio, in un quartiere e anche in una città del futuro.
Self driving drive
È vicino il giorno in cui guardando alle città intasate di auto, soffocate dall’inquinamento, falcidiate dagli incidenti, diremo: ma come abbiamo potuto sopportare tutto questo? L’auto sta invecchiando: è pericolosa, ingombrante e inquinante. Le tecnologie per spingere una mobilità più leggera, almeno entro i confini metropolitani, ci sono: bicicletta, bicicletta a pedalata assistita, auto elettrica, metropolitana. Poi c’è la self driving car, un sistema di guida che fa sì che l’auto si muova da sola evitando incidenti. Si tratta di una tecnologia già in fase di sperimentazione e a cui stanno lavorando colossi come Google.
Treni ad alta velocità
L’alta velocità ha messo in crisi la mobilità aerea. Oggi, la tratta Milano Roma prende tre ore con il Frecciarossa. Domani potrebbe prendere non più di 20 minuti. Al Wired Next Fest tenutosi a maggio a Milano, tra gli ospiti c’era Andrea Vaccaro, direttore per la sicurezza di Hyperloop Technology, una startup che ha concepito un treno a levitazione, Hyperloop One, in grado di viaggiare a 1000 chilometri all’ora dentro un tubo. Dubai ha già commissionato la costruzione di un treno che lo colleghi ad Abu Dhabi in 12 minuti. Il treno, tra l’altro, è fatto di moduli scomponibili durante la corsa, quindi non costringerebbe i viaggiatori a scali. Provate a immaginare di vivere a Roma e lavorare a Milano e, tra andata e ritorno, spendere per spostarsi non più di 40 minuti. Un sogno! Che potrebbe già diventare realtà, visto che la tecnologia ce l’abbiamo. Una simile invenzione avrebbe un impatto enorme sull’economia di un Paese. Ad esempio, riguardo al nostro diminuirebbe la distanza economica tra Nord e Sud.
Realtà virtuale
Abbiamo sempre considerato la VR come un’evasione, un modo per vivere in un “altro mondo”, a questo ci ha abituato la fantascienza. Ma in realtà la VR potrebbe diventare un modo per vivere più nel profondo il nostro di mondo. Sono già stati filmati documentari in VR di fatti di cronaca che permettono un’immedesimazione maggiore dell’utente con il fatto narrato. Clouds over Syria e Syria VR fanno sì che chi indossa il cursore, si ritrovi nei panni dei profughi che viaggiano verso la salvezza. iAnimal è un documento girato da Animal Equality, organizzazione che lotta per i diritti degli animali: immerge chi lo guarda all’interno di un allevamento intensivo dove gli animali muoiono in continuazione. La VR è la cronaca del domani? Una nuova informazione sconvolgente, immersiva, in prima persona? Potrebbe. L’abbiamo sempre considerata una finestra di fuga, forse diventerà uno strumento di indagine.