12 motivi per cui preferire un racconto a un romanzo1 min read
Reading Time: 2 minutes
Penne Matte, si sa, è un social network per autori e lettori sia di racconti che di romanzi, ma per via dei quattro concorsi promossi in questi anni, il racconto è diventato un po’ la sua cifra stilistica, il suo marchio di qualità. Ecco perché, se non migliore, il racconto non deve sentirsi inferiore al romanzo.
Perché è il principio attivo di quello che potrebbe essere un romanzo
Perché la verità è sempre più breve della menzogna
Perché in un racconto un autore ha meno occasione di barare
Perché un racconto è una preghiera, il romanzo è la messa e a messa, si sa, si sbadiglia e ci si può anche stancare
Perché un racconto non corre il rischio di diventare una saga distopica in cinque libri più sequel e prequel per la felicità dell’editore e lo strazio del lettore
Perché il miglior James Joyce non è quello dell’Ulisse ma di Gente di Dublino
Perché il miglior Tolstoj non è quello di Guerra e pace ma de La morte di Ivan II’ic
Perché il miglior Verga non è quello dei Malavoglia ma di Rosso Malpelo
Perché i Sillabari di Parise non hanno niente da invidiare ai maestri del racconto breve americano
Perché il film I soliti ignoti è ispirato da un bellissimo racconto di Calvino, Furto in pasticceria
Perché Carver nei suoi racconti ha raccontato più onestamente l’America di quanto abbia fatto Philip Roth nei suoi serissimi e profondissimi romanzi
Perché il racconto è il momento breve e preciso in cui un autore mette a fuoco la realtà prima di premere il grilletto e colpire al cuore il lettore
Perché la qualità è sempre meglio della quantità