Le citazioni come strumento di promozione del tuo ebook2 min read
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Se sei uno scrittore e hai deciso di affidarti al self publishing e alla rete per pubblicare e promuovere il tuo ebook, sappi che i quote hanno un grande successo. Sui social e non solo. La singola frase è un ottimo strumento di marketing. Proprio come certi titoli, una singola frase può avere un forte potere evocativo ed essere in grado di agganciare il lettore e convincerlo a comprare il tuo romanzo su Amazon o Kobo. Inoltre, i quote sono facilmente replicabili, associabili a un’immagine, si postano su un social o su un sito molto più facilmente di un intero brano e, soprattutto, rimangono impressi.
Il caso più eclatante, in questo senso, è Fabio Volo.
Vai su Google e prova a fare una ricerca alla voce “citazioni di fabio volo” o “frasi di fabio volo”, il risultato, oltre alla pagina Wikiquote dell’autore, saranno siti che ripropongono le frasi più celebri dei suoi romanzi.
Cosa significa questo? Che devi scrivere romanzi come Fabio Volo, ovvero d’amore e su trenta quarantenni in crisi d’identità? Non necessariamente. Ma significa che se vuoi promuovere un libro, sappi che la citazione è uno strumento utile. E poi, considera che sono veramente pochi i romanzi belli che non contengono citazioni d’effetto. La citazione è quasi una conseguenza di una prosa convincente (ehm, con questo non voglio dire che la prosa di Fabio Volo sia bella, intendiamoci).

I quote tra l’altro sono particolarmente indicati per un social network che basa se stesso sulla brevità, Twitter, ma anche per Pinterest. Prova a digitare il nome di uno scrittore e i quote saranno il contenuto più ricorrente.
Se il tuo romanzo non contiene quote, puoi sempre rubarli a qualcuno, non necessariamente a un autore contemporaneo. Hai scritto una storia di amicizia? Promuovila su Twitter, affiancando la tiny url che rimanda alla tua pagina Amazon con la foto di due mani che si stringono o due amici che parlano davanti a un paio di birre e una frase di Camillo Sbarbaro – “amico è con chi puoi stare in silenzio” – o Pitagora – “amicizia è uguaglianza.
Ho notato che i profili Twitter degli autori che hanno successo in rete sono ricchi di foto suggestive per lo più di paesaggi naturali, accompagnate da frasi evocative che creano una connessione emotiva con l’utente.
Alcuni la chiamano furbizia, altri marketing. L’importante è avere quanti più lettori si riesce, giusto?
