10 droghe che puoi assumere solo leggendo2 min read
Reading Time: 3 minutesLa droga fa parte della letteratura fin dai tempi più antichi. Già nell’Odissea il tema della droga e della dipendenza può essere rintracciato in vari episodi, come quello dei lotofagi o delle sirene. L’idea di una sostanza che potenzi o illuda l’eroe è ricorrente in tutte le culture. Nella fantascienza è abusata. Troviamo la droga nelle distopie, come strumento di controllo delle masse, e in saghe ambientate in altri pianeti. Qui di seguito dieci droghe inventate dalla letteratura di genere. Per chi fosse in crisi di astinenza, su Wikipedia una lista più estesa che coinvolge anche cinema e videogiochi.
Le tre stimmate di Palmer Eldritch – Philip K Dick
Can-D, una droga che permette ai coloni terrestri di illudersi di essere sulla Terra.
Chew-Z, nello stesso romanzo una droga più potente della Can-D, in grado di creare mondi illusori controllati da Eldritch.
Un oscuro scrutare – Philip K Dick
Sostanza Morte o Sostanza M, droga micidiale che porta alla separazione dei due emisferi del cervello e provoca allucinazioni e uno stato confusionale come si nota ne video qui sotto, tratto dal film ispirato al romanzo.
Illusione di potere – Philip K Dick
JJ-180, droga che provoca slittamenti temporali, ovvero permette di viaggiare nel tempo.
Il nuovo mondo – Aldous Huxley
Soma, droga euforizzante e antidepressiva che aiuta il controllo delle masse.

Dune – Frank Herbert
Melange, droga che in alcuni individui può provocare preveggenza e, sotto prescrizione regolare, può estendere la vita umana di centinaia di anni; la sua dipendenza provoca una pigmentazione blu dell’occhio.

Arancia meccanica – Anthony Burgess
Nel locale Korova Milk Bar droghe come il Vellocet (Lsd) o il Synthemesc (mescalina) vengono assunte mescolandole al latte.
Infinite Jest – David Foster Wallace
DMZ, sostanza psichedelica che il personaggio di Hal Incadenza ha accidentalmente ingerito da bambino e che genera in lui un comportamento dipendente. La stessa cartuccia di Infinite Jest, un film che induce una sensazione di piacere così intensa da calare gli spettatori in stato catatonico, è una metafora della droga e della dipendenza.
Il congresso di futurologia – Stanislaw Lem
Farmaci e droghe assortite che, combinate assieme, forniscono all’essere umano l’illusione di vivere in un mondo bello e equilibrato mentre la realtà è di uno squallore intollerabile.
Rumore bianco – Don DeLillo
Dylar, farmaco disponibile sul mercato nero che il protagonista ritiene possa alleviare la sua paura della morte.
Pasto nudo – William Burroughs
Carne nera, droga citata nel romanzo e paragonata all’eroina; scritto con la tecnica del cut-up, cioè “cucendo assieme” parti apparentemente non correlate tra loro il libro, come il film a esso ispirato, parla di controllo delle masse, telepatia e dipendenza.
