Zero-G, il romanzo del capitano Kirk stroncato dalla rete1 min read
Reading Time: 2 minutesWilliam Shatner, l’attore canadese che ha interpretato il capitano James T. Kirk nella serie tv Star Trek dal 1966 al 1969 per poi ritornare a bordo dell’Enterprise al cinema e come doppiatore, è anche scrittore di fantascienza di romanzi ambientati nell’universo di Star Trek e non solo. L’ultima prova letteraria, scritta a quattro mani con tale Jeff Rovin, si intitola Zero-G, è uscita a settembre e, stando a critici e blogger letterari, è un romanzo scritto male e incoerente. Insomma, un libro di cui il capitano Kirk avrebbe vergogna.

Il romanzo narra l’avventura, nel 2050, di Samuel Lord direttore di un team di agenti chiamato appunto Zero-G con mansioni simili a quelle dell’FBI ma svolte fuori dall’atmosfera terrestre.
Sulla Terra uno tsunami colpisce le coste del Giappone e provoca la morte di molti individui. Contemporaneamente un’avvenente scienziata si presenta agli Zero-G, sulla stazione spaziale Empyrean affermando che parte del suo materiale di ricerca è stato rubato dal laboratorio sulla Luna. Riguardo allo tsunami, si sospetta che non sia un evento naturale ma creato, in un qualche modo dall’uomo. Gli Zero-G cercano il colpevole spiando le stazioni orbitanti degli altri Paesi.
Stando ai critici, Zero-G è un’opera incoerente. Alcuni personaggi sono ben descritti come Adsila, aiutante di Lord, una giovane cherokee che può cambiare sesso, ma la maggior parte sono solo dei nomi senza spessore o basati su cliché culturali. Inoltre il cambio di punto di vista e un uso eccessivo di paroloni tecnologici, lo rendono una storia poco intrigante.