A Torino apre una libreria di fantascienza – intervista2 min read
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Ci credete? A Torino apre una libreria dedicata alla fantascienza. Si chiama Vecchi e Nuovi Mondi in via San Francesco da Paola 41, vicino a corso Vittorio Emanuele (ovviamente è già stata inserita nella mappa del fantastico di Penne Matte). Apertura 12 luglio, la festa di inaugurazione è prevista sabato 8. Artefice di questa nuova avventura che sembra sfidare i tempi è Marco Dantini, 33 anni, laureato in giurisprudenza senza alcuna intenzione di fare l’avvocato. La sua grande passione è il fantastico in generale e, più specificatamente, la fantascienza. Sul web gestisce insieme ai suoi amici la community italiana di Elite Dangerous videogioco fantascientifico di simulazione spaziale. Incoraggiato dagli amici, Marco ha deciso di concretizzare il suo sogno.
Lo abbiamo intervistato.
Quali libri troveremo tra gli scaffali della tua libreria?
Partirò inizialmente con grandi autori. I classici del genere, Philip K. Dick, Asimov eccetera poi, la mia intenzione, è quella di spostare l’occhio su realtà più marginali ma non per questo meno interessanti, titoli che nelle grandi catene della Feltrinelli e della Mondadori l’appassionato non troverebbe mai. Anche autori italiani. Insomma, spero di non basarmi sulle sole saghe distopiche alla Hunger Games che, onestamente, non mi piacciono tanto.
Pensi che in Italia la fantascienza sia un genere che interessa?
Penso proprio di sì. Su Internet ci sono tantissimi forum e siti di riferimento. Gli appassionati non mancano. La fantascienza italiana, secondo me, va semplicemente risvegliata. E poi basta vedere quante case editrici la trattano.
Qualche nome?
Zona 42, che ha pubblicato Arresto di sistema di Charles Stross, romanzo che un appassionato di videogiochi come me non poteva non divorare; Cut Up Publishing, che si occupa anche di graphic novel noir e horror (altro genere presente sugli scaffali della mia libreria); Delos che ha un catalogo molto diffuso, e tante altre.
Vecchi e Nuovi Mondi avrà qualche scaffale dedicato al fantasy?
Certamente! Mi piacerebbe che la libreria divenisse punto di raccolta per gli appassionati della letteratura fantastica, non solamente scifi, e difatti sto studiando a una qualche forma di collaborazione con Mufant, il MuseoLab del fantastico e della fantascienza, qui a Torino. Anche per il fantasy, vorrei proporre qualcosa di nuovo anziché i soliti Harry Potter e George Martin. Del resto, la novità e la qualità sono le armi giuste per distinguersi dalle grandi catene librarie.