Sondaggio fantascienza: il viaggio nel tempo batte gli alieni2 min read
Reading Time: 3 minutesIn occasione del concorso letterario Noi umani, Penne Matte aveva lanciato un sondaggio per capire quali fossero i gusti dei lettori e degli appassionati in generale di fantascienza. Avevamo selezionato quattro temi classici di questo genere letterario e cinematografico, ovvero:
Alieni
Viaggi nel tempo
Realtà virtuale
Sopravvivenza della specie
Poi avevamo posto alcune domande per capire come venissero recepiti oggi dai lettori.
Ecco le risposte.
Stai scrivendo un romanzo scifi? Tienile in considerazione se vuoi raggiungere un ampio pubblico e risultare attuale.
Invece, il tema che più appassiona è il viaggio nel tempo e anche qui, gli alieni se la passano male, risultando quello con meno voti.

La sopravvivenza della specie si afferma come il tema più attuale della fantascienza, 45,45%, seguito dalla realtà virtuale, 37,94.

Quindi, possiamo escludere che il concorso letterario sarà sugli alieni. Ciò non significa che i partecipanti, gli extraterrestri non potranno inserirli, in un modo o nell’altro, nella loro opera, ma la tematica che dovranno affrontare sarà un’altra.
LA FANTASIA PIÙ IMPORTANTE DELLA SCIENZA
Nel sondaggio abbiamo inserito altre domande: alcune riguardavano il racconto di fantascienza ideale, le sue caratteristiche di base, se debba prediligere lo stile sul contenuto o viceversa. Secondo il 61,28% un racconto di fantascienza deve essere verosimile, per il 32,28% scientificamente fondato; solo il 6,69% pensa che la fondatezza, sia l’elemento chiave in questo genere. Per quanto riguarda l’elemento fantastico per oltre la metà degli intervistati (52,96%) può prevalere su quello scientifico. Nello scegliere tra stile e tematiche per stabilire se un racconto di fantascienza sia valido oppure no, il 90,16% sostiene che è necessario un giusto bilanciamento tra i due aspetti.
LUNGHEZZA
Una parte delle domande hanno riguardato la lunghezza di un racconto: ponendo come limite massimo, spazi inclusi, 15mila battute, 25mila, 50mila e 70mila, la maggioranza (29,92%) ha indicato le 50mila battute, seguita da un 24% che si spingeva fino alle 70mila. Invece, per quanto riguarda la lunghezza minima, il 40,55% ha indicato le 5mila battute e solo l’8,66% una lunghezza al di sotto delle 2500. Tra le 10mila e le 25mila, spazi inclusi, potrebbe essere un intervallo giusto in un concorso di racconti?
ALTRO
Altre domande hanno riguardato la natura di un concorso letterario a prescindere dal genere affrontato: per la stragrande maggioranza la giuria deve essere sia tecnica che popolare, autori e giornalisti, ma anche gli utenti che votano attraverso Internet. Ed era quello che avevamo in mente di fare: la rete e il suo giudizio sui lavori costituirà un giurato a sé a unirsi agli altri. Rispetto a quelli tradizionali, i concorsi online sono valutati né migliori, né peggiori dal 51%,78 dei votanti, mentre il 33,60 li ritiene migliori (“gli utenti possono leggere le opere sul web, socializzarle, commentarle e, in certi casi, votarle“). Per ben il 65,35% la pubblicazione cartacea è più importante di quella digitale e ciò prova che, nonostante si dica che ormai tutto passa per la rete e il libro è destinato a morire, la fisicità ha ancora il suo potere di seduzione.
Tutti i grafici delle risposte sono presenti nella gallery.