Sentenza di morte, un thriller di Andreas Gruber2 min read
Reading Time: 2 minutesarticolo scritto da Alberto Grandi per Wired.it
Una bambina sfugge a un assassino seriale che le ha marchiato la schiena con un tatuaggio che ritrae scene dell’Inferno dantesco. Sabine, agente, aspirante detective, viene ammessa a un corso che “alleva” profiler che indaghino su casi di omicidi. Il professore si chiama Sneijder ed è tutto fuorché simpatico.
Anche i compagni di classe sono poco simpatici. Come se non bastasse, Sabine è stata ammessa senza aver superato il test di ammissione e tutto lascia pensare che sia stata raccomandata. Da chi? Forse dal suo ex fidanzato che lavora nella polizia e che ora giace in ospedale in coma farmacologico dopo aver ricevuto un proiettile nel cervello? Le lezioni del professor Snejider sono un’immersione nell’orrore: vengono affrontati casi di omicidi irrisolti con scene del crimine da incubo. Volete che continui? Meglio di no. Lo spoiler è l’omicidio di un romanzo, specie di genere thriller, e quando il thriller è di qualità come Sentenza di morte (Longanesi, 18,60 euro in cartaceo, 9,99 in versione kindle), rivelarlo ai lettori sarebbe un delitto davvero imperdonabile.
L’autore è Andreas Gruber, viennese, un passato da economista in un’azienda farmaceutica e oggi firma a tempo pieno di racconti e romanzi di successo. Con Sentenza di morte – il primo pubblicato in Italia – scrive un romanzo cupo, claustrofobico per la materia trattata e anche per l’ambientazione nordica ma anche godibile. Uno di quei thriller che mescolano abilmente le pulsioni più profonde di un serial killer al gossip di corridoio di un ambiente di lavoro – il Dipartimento di Wiesbaden – che nasconde parecchi segreti.
Ci si appassiona alla storia di Sabine. Ci si sente calati nella sua classe, mentre il rigidissimo professor Snejider presenta casi di omicidi irrisolti e chiede ai futuri profiler di ipotizzare cause e moventi e nel corso della lettura ci si appassiona ai personaggi che le cui vite vengono approfondite mano a mano che la vicenda evolve.
Insomma, Sentenza di morte è il thriller ideale per staccare, approfittando del weekend allungato dalla Festività della Repubblica.