Come creare i personaggi di un romanzo3 min read
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I romanzi sono fatti di storie e personaggi.
I personaggi sono lo strumento attraverso cui l’autore condensa le sue idee, il suo vissuto, forgia una voce.
Ci sono personaggi appena delineati, altri descritti in modo approfondito come se l’autore li avesse davanti e volesse renderci conto di ogni ruga del loro volto.
DESCRIVERE
J. D. Salinger ha creato personaggi più che storie. Si dice addirittura che nel suo studio avesse dossier informativi sui singoli membri della (fittizia) famiglia Glass come se lui stesso volesse studiarli prima di calarli nei romanzi.
Anche un autore amante del particolare come Carlo Emilio Gadda non poteva sottrarsi al piacere di descrivere i suoi personaggi. Memorabile la descrizione del commissario Ciccio Ingravallo che segna anche le prime righe del capolavoro Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.
EVOCARE
Certo la regola dello Show don’t tell è sempre sacra anche per quanto riguarda la creazione di personaggi sulla pagina. Scrivere non è come descrivere. Scrivere è un atto che consiste nell’espletare sulla pagina il proprio talento, ma anche nell’evocarlo senza dichiararlo. A questo proposito vi consiglio un racconto di Hemingway sul doloroso tema dell’aborto, citato da Kundera nel saggio I testamenti traditi: Colline come elefanti bianchi. Nel racconto non viene mai menzionata la parola “aborto” ma la questione è implicita nei dialoghi tra i due personaggi. Allo stesso modo, il carattere di un personaggio può anche non essere dichiarato, ma mostrato con una serie di gesti o con pochi tratti.
VEROSIMNIGLIANZA E COERENZA
Due tratti fondamentali nella creazione di un personaggio sono la verosimiglianza e la coerenza.
La verosimiglianza rende “accettabile” il tuo personaggio agli occhi del lettore. Se è un bambino, non gli farai guidare la macchina, se è un vecchio non lo farai partecipare a un incontro di boxe. Insomma, la verosimiglianza fa sì che il personaggio sia possibile.
La coerenza è qualcosa che ha a che fare con il suo carattere. Il personaggio deve essere coerente a se stesso in ogni suo gesto, sia quando ha successo, sia quando sbaglia. Se lo hai descritto romantico, sensibile, sognatore calarlo nel ruolo del killer spietato e senza scrupoli risulterebbe contraddittorio.
Per capire cosa significa la coerenza dei personaggi, ti consiglio di leggere Cent’anni di solitudine, il capolavoro di Garcia Marquez. Una saga generazionale in cui i personaggi rispecchiano degli archetipi sempre fedeli a se stessi, fino alla morte. Perché anche nel congedarlo, un autore non deve venir meno ai tratti caratteriali del suo personaggio.
Essenzialmente i personaggi di un romanzo sono fatti di: aspetto fisico (un minimo di descrizione aiuta il lettore a sentirsi davanti a una persona, non solo una voce); azione, che segna anche la trama; psicologia, che segna il destino e il modo di pensare.
PROFILO
Prima di iniziare il nostro romanzo, potrebbe essere utile tracciare un profilo di ogni personaggio. Maria Teresa Serafini, nel libro Come si legge (e scrive) un racconto, elenca una serie di tratti fondamentali:
Caratteristiche anagrafiche e fisiche
Caratteristiche psicologiche
Caratteristiche socio-economiche
Modi di dire
Visione del mondo, ideologie
PICCOLI PARTICOLARI
La pipa per Sherlock Holmes, il teschio per Amleto, a volte anche la scelta di un indumento o di un tic verbale può rendere memorabile un personaggio e umanizzarlo.
Ovvio, che nel corso della narrazione forse non sarà necessario dichiarare tutti questi lati del nostro personaggio, ma averli presenti potrebbe aiutarci a delinearlo meglio.