blog di Alberto Grandi
Cose da scrittori

I punti di vista del narrare2 min read

3 Maggio 2016 2 min read

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I punti di vista del narrare2 min read

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Una storia per essere raccontata deve avere una voce, ovvero un narratore, e un punto di vista.
NARRATORE
Interno
Coinvolto nella vicenda; uno dei personaggi ce ne fornisce testimonianza in prima persona.
Può essere protagonista o secondario.
Interno protagonista
È il protagonista della vicenda che descrive in prima persona.
Esempi: Il giovane Holden di JD Salinger; Grandi speranze di Charles Dickens
Interno secondario
Fa parte dei personaggi, ma non è il protagonista, spesso il suo ruolo si riduce a quello di testimone.
Esempi: Pastorale Americana di Philip Roth; Barone rampante di Italo Calvino
Esterno
Estraneo alla vicenda che descrive in terza persona. Si limita a raccogliere i fatti, ne sa meno dei personaggi.
Esempio: I Malavoglia di Giovanni Verga
Esterno palese
È un narratore estraneo ai fatti della vicenda ma la sua narrazione non è priva di punti di vista ed è in grado di addentrarsi nella psicologia dei personaggi e interpretarne le azioni.
Esempi: Guerra e pace di Leo Tolstoy; I promessi sposi di Alessandro Manzoni
PUNTI DI VISTA
Focalizzazione neutrale
Il narratore descrive la vicenda in modo oggettivo, si limita a registrare gli eventi, senza parteggiare per alcuno dei personaggi.
Focalizzazione individuale
Il narratore, nel descrivere la vicenda, si cala nel punto di vista di uno dei personaggi.
Focalizzazione neutra (focalizzazione zero)
Il narratore conosce tutti i personaggi e ne sa interpretare le emozioni, gli stati d’animo senza immedesimarsi nell’uno piuttosto che nell’altro, ha una visione completa della vicenda anche per quanto riguarda i tempi, ciò che è avvenuto e ciò che è avverrà (in questo caso si parla di narrazione onnisciente).
COMBINAZIONI
Il narratore interno: può avere una focalizzazione individuale, mai neutrale, né onnisciente.
Il narratore esterno nascosto: può avere una focalizzazione neutrale, individuale e raramente onnisciente.
Il narratore esterno palese: raramente ha una focalizzazione neutrale, più spesso individuale o onnisciente.
fonti
Maria Teresa Serafini, Come si legge (e scrive) un racconto
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