Errori da evitare se scrivi fantascienza (ad esempio, non creare alieni assurdi)3 min read
Reading Time: 3 minutesIl futuro non è più quello di una volta.
Oggi che i generi letterari tendono sempre più all’ibridazione, che il futuro è già parte di un presente che viaggia alla velocità delle nuove tecnologie, che lo spreco degli anni Ottanta è ormai alle spalle e nuove problematiche serissime si affacciano al nostro domani (esaurimento delle risorse, inquinamento, scioglimento dei ghiacci eccetera), se si vuole scrivere un romanzo di fantascienza bisogna andare cauti.
Ecco alcune tematiche classiche da esaminare attentamente sotto la fredda lente della verosimiglianza e del realismo, prima di metterle per iscritto.
Occhio alle auto volanti
I tempi sono cambiati e anche il modo di concepire la mobilità. I dati ci dicono che sempre meno auto vengono immatricolate e i giovani ottengono la patente sempre più tardi. Le biciclette sono tornate di moda e la mobilità per essere smart deve essere anche sostenibile. Sicuro che l’auto volante sia il modo più agevole e avveniristico di far spostare il tuo eroe?
Niente cibi in pillole
Vale quanto abbiamo detto sopra: i tempi sono cambiati. Anche i modi di concepire il cibo. Se nel 1989, anno in cui è stato girato Ritorno al futuro II, si divertivano a pensare un 2015 dove la pizza era un modellino da far “esplodere” nel microonde, oggi che si parla di orti urbani, tracciabilità della carne, crudismo eccetera, se pensata in chiave futuristica, l’alimentazione deve essere trattata diversamente. Il cibo è una cosa seria che merita più rispetto.
In futuro ci vestiremo più casual di quel che pensiamo
Sia nei romanzi che nei film di fantascienza ambientati nel futuro le persone sono sempre vestite in modo assurdo, con due cravatte o una giacca piena di lustrini anche se vanno all’ufficio postale. In realtà, oggi ci vestiamo più sobriamente che ieri. Ricordi i paninari, gli anni Ottanta con le spalline sotto le giacche, i pantaloni arrotolati, le pezze della Naj Oleari cucite addosso e quelle pettinature ridicole? O i Settanta con i colli delle camice a punta e i pantaloni a zampa d’elefante? Non cadere nella tentazione del kitsch assurdo. Quando vesti un uomo del 2060 mantieniti sobrio. Jeans, maglietta bianca e scarpe (magari non in pelle). E vai sul sicuro!
Droidi e robot
Hai presente il grado di evoluzione dell’attuale robotica? Siamo anni luce lontani dai droidi di Blade Runner (film tra l’altro, abientato nel 2019, tra appena tre anni), così simili a noi, perfetti nei movimenti, nella mimica facciale, per non parlare dei drammi esistenziali su cui si arrovellano i loro circuiti. Chissà poi se la robotica arriverà mai a simili livelli di somiglianza con l’umano. Anche qui, prima di descrivere un domani in cui macchine e esseri umani camminano per strada indistinguibili le une dagli altri, guarda gli attuali campionati di calcio dei robot e ritorna coi piedi per terra.
Realtà virtuale
Questo è un campo ancora poco definito. VR, Oculus Rift, Realtà Aumentata. In un futuro nemmeno troppo lontano potremmo – potremmo – vivere una realtà virtuale convincente in quanto a stimoli e scenari. Quindi non è il caso di porre freni al tuo estro. Una sola cosa: lascia stare le cyberscopate. Il porno virtuale è un topic inflazionato. È una roba trita e ritrita e da onanista nerd senza speranza.
Alieni
Se proprio vuoi parlarne, che siano originali. Tutti i trekker mi spareranno, ma gli alieni di Star Trek sono poco convincenti in quanto troppo simili a noi umani. Ricordiamo che l’essere umano deve la sua sovranità su questo pianeta, alla caduta di un asteroide che spazzò via i dinosauri. Se così non fosse stato, il nostro mondo oggi, forse sarebbe abitato da dinosauri umanoidi e l’evoluzione avrebbe preso strade diverse. Prima di pensare agli alieni pensa a un pianeta alieno e poi alle possibili forme di vita – anche intelligenti – che potrebbero evolversi in esso. Per far ciò, ti consiglio vivamente la lettura di Neanche gli dei, di Isaac Asimov, uno dei pochissimi romanzi – l’unico? – in cui l’autore parlò di alieni. E lo fece concependo creature strane, difficili da immaginare, la cui esistenza rispondeva a leggi della fisica diverse dalle nostre, e proprio per questo verosimili.