La storia più antica2 min read
Reading Time: 2 minutes
Che cos’è una storia?
Un racconto il cui scopo è trasmettere ed emozionare. Trasmettere un sapere e farlo secondo una modalità che non sia solo informativa (cronaca) anche connotativa. Una storia, intesa come racconto, sforzo narrativo, può non essere vera, ma solo verosimile. Lo ha detto anche Don Winslow, l’autore di alcune crime novel epiche come Il potere del cane e Il cartello), che hanno ridefinito il genere: “senza offesa, credo che i giornalisti raccontino solo i fatti mentre i romanzieri possono dire la verità”.
Premesso che una storia è qualcosa di vero anche se non è mai accaduta, quando l’uomo ha cominciato a raccontarne?
Secondo una ricerca pubblicata su Royal Society Open Journal, firmata dall’antropologo Jamshid Tehrani dell’università di Durham, nel Regno Unito, e dalla studiosa di folklore Sara Graça da Silva, dell’Università di Lisbona, alcune fiabe la cui trama nel tempo è stata adattata, rielaborata fino a diventare soggetto di film, cartoni animati e romanzi, potrebbero risalire a migliaia e migliaia di anni fa, molto prima che la scrittura esistesse e quando si parlava una lingua indoeuropea.
Per risalire indietro nel tempo, attraverso le fiabe, gli studiosi si sono rifatti al sistema di classificazione Aarne-Thompson, una forma di indicizzazione delle fiabe basata sui temi ricorrenti. Pubblicato per la prima volta nel 1904 e aggiornato fino al 2004, tale sistema associa a ogni tema ricorrente un numero (quindi a una storia possono essere associati più numeri). Come si nota dallo schema in alto, preso da un articolo de ilPost.it, nella lingua indoeuropea erano già presenti fiabe su “un ragazzo che ruba un tesoro a un orco” (328), ovvero Giacomino e il fagiolo magico, e “la sposa animale”, cioè La bella e la bestia. Secondo Teheran e da Silva, una fiaba come Giacomino e il fagiolo magico, presente con mille nomi diversi in ogni regione italiana e in quasi tutti i paesi europei, risalirebbe al momento in cui – circa 5 mila anni fa – le lingue indoeuropee si separarono in proto-indio-iraniane e proto-occidentali.
L’argomento è interessante, ma conferma una realtà che già sapevamo: le fiabe riprendono tematiche vecchie quanto l’uomo e sono sopravvissute nel tempo non tanto per quello che raccontano, ma per come lo raccontano. Del resto, come dicevamo sopra, a differenza di un articolo di cronaca, un racconto può essere connotativo, differenziarsi per un proprio stile anziché per le informazioni che ci fornisce.
A questo punto, la vera sfida sarebbe capire qual è la storia più antica di tutte, la prima narrazione di intrattenimento magari nata con i nostri progenitori attorno al fuoco.