Nimona di Noelle Stevenson, il fumetto venuto dal web2 min read
Reading Time: 3 minutesarticolo di Gianmaria Tammaro per Wired.it
Nimona di Noelle Stevenson (268 pagine, 21 euro, Bao Publishing) è un fumetto che, dal web, è riuscito velocemente ad imporsi in libreria e fumetteria. Che è bello, ma bello veramente. E che racconta una storia che ha l’altissimo potenziale di poter piacere a tutti: dentro c’è il fantasy e c’è la fantascienza, e c’è un mondo in cui la mattina combatti contro l’Ente, burocraticissimo e dittatoriale organismo di stato; e la sera sei spaparanzato sul divano, a guardare un film di zombie. C’è la magia e c’è la tecnologia, e la protagonista – una delle ragazze-mostro a cui la Stevenson dedica, in apertura, il proprio lavoro – è una riuscitissima rappresentazione (tratto semplice e molto stilizzato) di una generazione intera.
Nimona non è una ragazza qualunque; è una mutaforma, vuole essere la spalla di Cuorenero, villain (fino a un certo punto) della storia. Uccide e combatte senza problemi. La sua infanzia è stata segnata dalla sofferenza e dall’abbandono. E tutto quello che vuole – come tanti ragazzi di oggi – è trovare il suo posto nel mondo: una casa in cui essere se stessa. La sua capacità di trasformarsi diventa una metafora della difficoltà degli adolescenti nell’accettarsi quando crescono.

La Stevenson, classe ’91, natali americani, è riuscita ad avvicinare una fetta importante di pubblico: Nimona non è la sua unica opera; ma è quella che si trova più facilmente in giro, a cui sono state dedicate fanart e che presto diventerà anche un film di animazione.
La storia di Nimona ricorda, in un certo senso, Adventure Time: perché fa riferimento ad altri mondi e ad altri personaggi e perché attinge a tutta una cultura che si è consolidata negli anni, una in cui videogioco, letteratura e cinema sono un tutt’uno: vasi comunicanti che si compensano e si affiancano.
Tra battute, freddure e intuizioni semplicemente geniali (l’inizio è un inizio, puro e semplice: senza troppi giri, o troppe costruzioni), questo fumetto ha il grandissimo pregio di crescere insieme al lettore: i capitoli, prima brevissimi e costruiti ad hoc su questa o quell’avventura, finiscono per diventare sempre più lunghi e approfonditi, e i personaggi – che pure rispecchiano una certa tradizione narrativa, con il cattivo tradito, il paladino poco paladino, e i buoni che in realtà sono cattivi – si delineano chiaramente. Diventando concreti e facilmente riconoscibili.
Nimona non è solo un fumetto per ragazzi. È un fumetto che si adatta a tanti tipi di pubblico: che trova nella semplicità del disegno un punto di forza, e nella freschezza della sceneggiatura un punto di contatto con i lettori. Se va letto (e va letto, accettate un consiglio), è per la sua trasversalità, per l’originalità di una storia che, a una prima occhiata, potrebbe sembrare poco innovativa; e per un’anti-eroina che vi conquisterà.
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