Il romanzo fantasy mai scritto di Umberto Eco2 min read
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È morto Umberto Eco. È successo nella notte del 19 febbraio 2016. Se n’è andato uno scrittore straordinario, un intellettuale coltissimo. Semiologo, filosofo, saggista, Eco era una personalità sfaccettata, poliedrica che nei suoi scritti ispirava sempre una forte curiosità per il mondo e i suoi labirinti.
Ora, forse risulterò eccessivo, ma secondo me gli dobbiamo tutti qualcosa perché con i suoi romanzi, Eco, ha spianato numerose strade letterarie.
Prendiamo il suo più famoso, Il nome della rosa. Secondo voi, Q di Wu Ming, il ciclo di Eymerich di Valerio Evangelisti, sarebbero esistiti senza?
Prendiamo Il pendolo di Foucault: 15 anni prima di Dan Brown e del suo Codice da Vinci, Eco scriveva un romanzo accuratissimo, coltissimo, sul potere dei simboli e il complottismo storico, facendosene beffe.
Qualcuno sosteneva che Eco non fosse un vero scrittore, mancasse, cioè di afflato poetico, e i suoi fossero più che altro pastiche letterari, splendide macchine narrative, giochi enigmistici complessi per le masse. Ma secondo me la sua poetica la si trova proprio nella fascinazione per il mondo, le sue sfaccettature, le sue molteplici chiavi interpretative.
L’Eco migliore, per molti, è quello medievale. Non sono pochi a sostenere che Il nome della rosa e Baudolino rimangano i suoi romanzi più riusciti.
Spesso, io che sono un appassionato del genere – come molti utenti di questo social, immagino – ho immaginato come potesse essere un Umberto Eco autore di un romanzo fantasy. Dato che il fantasy, almeno quello classico, trova nel medioevo, nelle sue ambientazioni oscure e crudeli, nei suoi monasteri pieni di misteri, l’epoca storica più affine, Eco avrebbe potuto scrivere un romanzo coltissimo, in bilico tra la favola e la ricerca storiografica, una sorta di bestiario dotto, popolato di strani mostri, in parte inventati, in parte risalenti alle nostre tradizioni. Del resto col saggio Storia delle terre e dei luoghi leggendari, Eco aveva mostrato un certo interesse per la finzione.
Non ha fatto in tempo a scriverlo, un romanzo fantasy, Umberto Eco, forse non ha voluto.
Toccherà a noi farlo.