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Oggi è la Festa del Gatto3 min read

17 Febbraio 2016 3 min read

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Oggi è la Festa del Gatto3 min read

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Oggi è la Festa del Gatto, giornata tutta italiana promossa dalla giornalista “gattofila” Claudua Angeletti. Tramite un referendum tra i lettori di Tuttogatto, venne scelta questa data per i seguenti motivi:

* febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole
* tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia
* il numero 17, nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto
* la sinistra fama del 17 è determinata dall’anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite.
* il 17 diventa quindi “1 vita per 7 volte”!

Il gatto è un animale che su Internet ha un certo peso e anche in letteratura. William Burroughs, autore beat per eccellenza (Il pasto nudo) scrisse un libretto intitolato Il gatto in noi dove partendo dal suo amore per i gatti, che chiama “spiritelli”, “piccoli dei del focolare domestico” e “compagni psichici”, opera una sorta di autoanalisi.
Il gatto affascinò anche Baudelaire che scrisse la seguente poesia:

Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira
le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi

occhi in cui l’agata si mescola al metallo.

Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e
il tuo dorso elastico e la mia mano s’inebria del
piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato,
vedo in ispirito la mia donna.Il suo sguardo,
profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia
e fende simile a un dardo, e dai piedi alla testa
un’aria sottile, un temibile profumo ondeggiano
intorno al suo corpo bruno.

Bulgakov, nel Maestro e Margherita, ci fa conoscere Behemoth un grosso gatto nero, sorta di ambasciatore in Terra di Satana. Spesso i gatti, in letteratura, rappresentano l’inafferrabile, la sensualità, una sorta di contatto tra mondo della materia e mondo onirico.  In questo senso, anche in letteratura sono opposti ai cani, se consideriamo, ad esempio, Argo, il cane di Ulisse, simbolo della fedeltà, dell’attaccamento all’uomo incondizionato.
Di seguito una serie di opere letterarie che parlano di gatti.

Il gatto in noi (William S. Burroughs, 1986)
Gatti molto speciali (Doris Lessing, 1967)
Gatto e topo (Günter Grass, 1961)
Il Maestro e Margherita (Michail Bulgakov, 1966-67)
Il gatto nero e altri racconti (Edgar Allan Poe, 1843)
Il gatto (George Simenon, 1966)
I gatti di Ulthar e altri gatti (Howard P. Lovecraft, 1920)
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Luis Sepúlveda, 1996)
La gatta (Gabrielle Colette, 1933)
Il gatto con gli stivali (Giovanni Francesco Straparola, 1550 circa. Primissima versione)
Io sono un gatto (Natsume Soseki, 1905)
La gatta (Junichiro Tanizaki, 2000)
Poesie per un gatto (Vivian Lamarque, 2007)
Tosca dei gatti (Gina Lagorio, 1984)
Il gatto e il diavolo (James Joyce, 1936. Racconto breve per bambini)
Il gatto bianco di Drumgunniol (Joseph Sheridan Le Fanu, 1992)
Il gatto che se ne andava solo (Rudyard Kipling, 1907. Racconto per bambini)
Considerazioni filosofiche del gatto Murr (Ernst T. Hoffmann, 1820)
Il libro dei gatti tuttofare (Thomas S. Eliot)
Io e Dewey (Vicki Myron; Bret Witter, 2008)
L’incredibile storia di Soia e Tofu (Pallavi Aiyar, 2012)

 

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