7 ingredienti per una distopia di successo1 min read
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1) Pesca dalla mitologia
Hunger Games strizza l’occhio a Diana arciera, Maze Runner al minotauro. I greci hanno già detto tutto. Il vero talento sta nel riproporre in chiave attuale le tematiche di sempre.
2) Metti i giovani contro i vecchi
In molte distopie c’è una generazione che ha rovinato il mondo e quella successiva che deve darsi da fare per renderlo migliore. Le saghe distopiche raccontano anche incomprensioni e conflitti tra giovani e anziani.
3) Sesso: meglio le pomiciate che quello hard
Essendo la distopia un genere rivolto a un pubblico Young Adult, l’amore e l’eros vanno trattati con la dovuta prospettiva. La passione può anche fermarsi a baci, pomiciamenti e petting senza sfociare nell’erotismo spinto.
4) Fai morire un amico del protagonista
La morte di un buono serve a dare pathos alla vicenda. Questo non vale solo per le distopie.
5) Prendi esempio dai videogiochi
Molte storie distopiche somigliano a un videogioco platform (Super Mario Bros, per intenderci), hanno una trama lineare: c’è un inizio, prove che l’eroe deve superare per acquisire consapevolezza e forza (power up) e una conclusione contro un boss finale.
6) Distinguiti
Sembra scontato, ma oggi più che mai è difficile essere originali. La trilogia del Silo di Hugh Howey, offre uno scenario post apocalittico inedito, quello di un’umanità che vive in grandi silos a causa dell’aria resa irrespirabile.
7) Sii un po’ sociologo
Una distopia descrive non tanto un conflitto interiore quanto una società sbagliata e le sue tante contraddizioni. Tieni sempre uno sguardo allargato. Più che immedesimarsi con il protagonista, il lettore deve sentirsi immerso in un mondo verosimile per quanto ipotetico.