Il successo de Il Mentore e il futuro di AmazonCrossing in Italia3 min read
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Quando ho saputo che Il mentore, il legal thriller di Rita Monticelli, era stato tradotto in inglese e stava riscuotendo un ottimo successo su Amazon Kindle col titolo The Mentor (al momento di scrivere questo pezzo, è sempre stato nella top 20, coprendo per un paio di giorni la prima posizione), non sono rimasto stupito. Ho letto Deserto rosso della stessa autrice, e mi era piaciuto. Inoltre l’ho incontrata al Salone del Libro di Torino, dove avevamo parlato di self publishing e auto promozione, so che non solo è brava come autrice ma sa promuoversi bene.
Quello che mi ha stupito è leggere che Il Mentore è stato tradotto da Aaron Maines, già traduttore di Umberto Eco, Oriana Fallaci, Geronimo Stilton, Tullio Kezich e Andrea De Carlo. Un autore self deve pagarsi tutto ciò che non può fare gratuitamente attraverso la tecnologia o da solo. Mi sono chiesto quanto a Rita fosse costato cotanto traduttore. La risposta è zero, perché The Mentor è un romanzo autopubblicato in Italiano, ma i cui diritti della traduzione sono stati acquisiti da Amazon Publishing e pubblicato nella versione inglese da AmazonCrossing che è un vero e proprio editore.
“Alla Frankfurter Buchmesse ho incontrato l’acquisition editor di AmazonCrossing, Gabriella Page-Fort“, racconta Rita. “Mi ha spiegato a grandi linee meccanismi e tempistiche di un’eventuale pubblicazione in inglese. Mi sono detta: perché no?“.
Dietro questo caso editoriale, c’è secondo me un nuovo modo di fare editoria. Come già detto AmazonCrossing è un editore vero e proprio del gruppo Amazon Publishing. La sua funzione è facilmente intuibile: acquisire i diritti di quelle opere che su Kindle Direct Publishing hanno venduto di più, monetizzare i contenuti della piattaforma di autoedizione. Se prima AmazonCrossing contattava gli autori, da poco tempo permette agli stessi di proporsi mediante il seguente link che è destinato anche ad agenti e a chiunque abbia per le mani un libro che pensa valga la pena tradurre e meriti un posto del mercato estero.
“Ma questo, per ora, vale per il mercato inglese” spiega l’ufficio stampa di Amazon Italia. “Nel nostro Paese, ciò che sta accadendo è che AmazonCrossing si sta interessando degli autori self di maggior successo per tradurli in inglese“.
Non solo la Monticelli, anche Giulia Beyman è stato tradotta da AmazonCrossing (il suo thriller, Words in the Dark, ha ottenuto ottime recensioni) mentre Caterina Emili è in fase di traduzione in lingua tedesca. “Abbiamo scoperto che i tedeschi amano la Puglia“, spiega Amazon Italia. “E dato che la Emili scrive noir di ambientazione pugliese, AmazonCrossing (le cui traduzioni sono, al momento, solo in lingua inglese e tedesca, ndr) ha pensato di lanciarla in Germania“.
È di pochi giorni fa la notizia che AmazonCrossing, fondata cinque anni fa, per i prossimi 5 anni, ha deciso di allargarsi attingendo a un budget di 10 milioni di dollari. Ultimamente ha annunciato di avere in serbo, per il 2016, traduzioni di romanzi di autori indonesiani. C’è da sperare che anche nel nostro paese, AmazonCrossing cominci a funzionare presto a doppio senso, cioè non solo l’editore contatta gli autori, ma gli autori possono proporsi all’editore. E c’è anche da sperare che le opere che AmazonCrossing sarà interessata a tradurre dall’italiano promuovano il nostro paese, la sua letteratura, scrostando certi stereotipi. Non c’è niente di più efficace di un vero autore che sappia rappresentare in modo vivido la realtà in cui vive, per uccidere certi cliché e riaggiornare i lettori di tutto il mondo su cosa sia l’Italia.
Avrei, a questo proposito, qualche nome da consigliare ad Amazon, e voi?
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