Federico Moccia e il suo flook, il romanzo interattivo2 min read
Reading Time: 3 minutesIl trend letterario di questi tempi è il romance. Storie di adolescenti che si conoscono, litigano, si amano e crescono insieme. I suoi cantori sono John Green e Anna Todd. Beh, non solo. Come per ogni trend letterario, ai rappresentanti segue una pletora di imitatori di minore o maggiore talento. Comunque, come già ho affermato qualche tempo fa, smaltita la sbronza fantasy e in via di smaltimento quella della distopia, ora siamo in pieno romance. Il filone spopola in libreria, su Internet nelle writing community come Wattpad e naturalmente al cinema. Prova ne è il recentissimo Città di carta, riadattamento cinematografico del romanzo di John Green, l’autore di Colpa delle stelle.
Vorrei ricordare però agli utenti non proprio giovanissimi e a quelli che ai tempi non erano nati, che Federico Moccia, assurto a successo editoriale nel 2004 con Tre metri sopra il cielo, è stato ed è tutt’ora (Sei tu, 2014) un autore romance che indaga gli amori spesso adolescenziali. Tra l’altro Moccia, a voler essere precisi, aveva anticipato questo trend di più di un ventennio, dato che la prima pubblicazione di Tre metri sopra il cielo era stata a sue spese per la casa editrice il Ventaglio, nel lontano 1992. Tre metri sopra il cielo, criticatissimo come il suo autore, come avviene sempre nei casi di successo editoriale, leggendolo oggi sembra scritto apposta per allinearsi alla moda editoriale del momento. Quando lo lessi lo trovai un buon romanzo di genere, esattamente come lo è Colpa delle stelle. Ok, probabilmente il genere romance è nato ancor prima di Moccia perché l’amore tra adolescenti non è stato lui a inventarlo, però concediamogli di essere stato a suo modo un precursore. E chissà, magari lo è anche adesso, con il suo nuovo progetto.
Poco tempo fa Moccia aveva lanciato su Eppela una campagna di crowdfunding per trovare fondi per un nuovo progetto editoriale. “Si tratta di Flook, o meglio flowing book”, ha spiegato l’autore a Economyup, “un libro multimediale ‘che scorre’ e in divenire, in cui i lettori hanno la possibilità di inserire nel racconto pensieri personali, musica, fotografie, ricordi. Faccio un esempio: se nel libro si parla di un luogo in cui ci si è innamorati per la prima volta e il lettore ha una foto di un posto in cui ciò è avvenuto nella vita reale, può inserirla nel flook. Così, leggendo il libro, la foto apparirà in quel preciso punto del testo”.
Moccia non nasconde che l’operazione del libro interattivo e universale cui tutti possano partecipare, era nata soprattutto come strategia di marketing. “Volevamo capire se il progetto poteva piacere, suscitare l’interesse del pubblico”. La campagna si è chiusa il 10 luglio raccogliendo 10mila euro. Pochi soldi, sostiene l’autore, ma significativi: “il prodotto può partire perché c’è la risposta del pubblico”.
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