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Perché leggere "L’uomo di Marte" di Andy Weir2 min read

3 Settembre 2015 2 min read

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Perché leggere "L’uomo di Marte" di Andy Weir2 min read

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articolo di Paolo Armelli per Wired.it
Se foste stati abbandonati, unico esemplare di essere umano (ma anche di essere vivente), su quella landa rossa e desolata che è il pianeta Marte, vi verrebbe voglia di scherzare? Se la risposta è sì, siete esattamente come Mark Watney, l’astronauta protagonista di Sopravvissuto – The Martian, romanzo fantascientifico di Andy Weir. Pubblicato in Italia da Newton Compton (in origine col titolo L’uomo di Marte), ma nato in America con la tecnica del self-publishing, ormai è un piccolo cult contemporaneo destinato a riscrivere i canoni sci-fi più classici.
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Perché il protagonista Watney, appunto, rimane vittima di un incidente durante una tempesta di sabbia, mentre coi suoi compagni d’equipaggio stava salendo sulla navicella MAV che l’avrebbe riportato alla stazione spaziale diretta alla Terra. Sopravvissuto, deve contare solo sulle proprie forze e sullo striminzito equipaggiamento a sua disposizione. L’autore Andy Weir da questo punto di partenza non costruisce il solito drammone apocalittico-fantascientifico. Anzi, calibrando sapientemente le armi dell’ingegno umano e dell’ironia più tagliente, riesce a costruire un diario avvincente e ben calibrato.
Sono spacciato di brutto“, Mark inizia così il suo diario, subito dopo pensando, però, a cosa scriverà di lui Wikipedia. Fra un’imprecazione e l’altra, mentre per intrattenersi ha a disposizione solo vecchie serie tv e musica disco (che odia), l’astronauta si improvvisa coltivatore – in un pianeta notoriamente privo d’acqua, fa calcoli complicatissimi, aggiusta macchinari impossibili, fa scampagnate sul suolo marziano. E poi parla di pipì, ironizza su quanto siano ottusi quelli della NASA, prende in giro i suoi superiori ecc. Il ritmo è sempre serrato ma mai sensazionalistico, mentre lo stile letterario è sempre vario e vivace.
L’altro pregio di questo romanzo di fantascienza è che tutto sembra perfettamente plausibile e realistico, tanto che molte delle innovazioni inserite nel libro la NASA le utilizza veramente. E poi un protagonista così formidabile non poteva che fornire perfetto materiale da cinema: il 1° ottobre esce infatti in ItaliaSopravvissuto – The Martian, il film di Ridley Scott. A dare un volto sfacciato e soprattutto spregiudicata voce a Mark Watney èMatt Damon (già astronauta truffaldino in Interstellar). C’è chi assicura che la carica ironica del libro non si è persa nellatrasposizione sul grande schermo. E non dovrete aspettare 549 Sol (i “giorni” marziani che scandiscono il diario) per scoprirlo.

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