La pirateria degli ebook fra bene e male2 min read
Reading Time: 2 minutesarticolo di Paolo Armelli per Wired.it
Secondo alcuni dati pubblicati recentemente nel Regno Unito, l’editoria è il settore meno afflitto dai download illegali e dalla pirateria online in tutta l’industria dell’intrattenimento. Secondo il Guardian, solo l’1% della popolazione britannica dai 12 anni in su ha letto libri scaricati illegalmente nello scorso trimestre.
La ricerca, condotta in Uk da Kantar Media, rivela che i consumatori di ebook sono quelli che hanno pagato in numero maggiore per i contenuti di cui hanno usufruito rispetto ai consumatori di altro tipo (film, musica, videogames ecc.). Per Richard Mollet, responsabile dell’Associazione degli Editori inglese, le “ragioni per cui i lettori preferiscono i servizi legali a quelli illegali sono la convenienza e la reperibilità“. Le vie per procurarsi ebook piratati, in effetti, sono spesso impervie e, a volte, il prezzo già basso dei libri digitali non giustifica rischi e perdite di tempo.
Negli scorsi mesi, comunque, un autore acclamato come Paulo Coehlo aveva invitato i lettori a darsi alla pirateria, sostenendo un famoso sito di sharing come The Pirate Bay: “Più persone piratano un libro, meglio è“, ha dichiarato sostenendo che, ad esempio, pubblicare online nel 1999 il suo L’alchimista in Russia (uno dei Paesi centrali, fra l’altro, nel mondo della pirateria libraria) non solo non ha danneggiato le vendite del libro, ma gli ha fatto guadagnare popolarità e copie vendute (ad oggi più di 12 milioni). Più cauto l’autore inglese Lloyd Sheperd, che in passato si era confrontato pubblicamente con un utente che cercava di piratare un suo libro: “Penso sia facile dire certe cose per chi vende un sacco di libri. La vera questione è farsi notare nel grande mondo dell’editoria… e suppongo che l’unica cosa peggiore di essere piratati sia non esserlo“.
E in Italia? Il fenomeno sembra più rilevante che altrove. A tracciare il quadro ci pensa Le isole dei pirati, ebook a cura dell’Associazione Italiana Editori (Aie) e scritto dal legale esperto di pirateria Renato Esposito. Nel libro si vuole tracciare una “mappa della pirateria e dei suoi modelli di business” concentrandosi appunto, in particolare, sui formati digitali: nel nostro Paese vengono rimossi 500 ebook al giorno, con un ritmo che porterà a 180mila rimozioni alla fine del 2015, 40mila in più rispetto all’anno scorso.