La cura del gorilla di Sandrone Dazieri – recensione Bolabooks2 min read
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VOTO 8
Ci faresti un film?
È già stato fatto, con un ottimo Claudio Bisio nei panni del protagonista, anche se l’adattamento cinematografico ha distorto parecchio la storia originale che secondo me era comunque ottima per vederla sul grande schermo.
Di cosa parla?
Sandrone soprannominato “Gorilla” è un ex leoncavallino che di mestiere fa il detective. Questo connubio particolare non è la sua caratteristica più bizzarra infatti Sandrone soffre di una particolare forma di schizofrenia che lo porta a convivere con la sua seconda personalità più fredda, aggressiva ed efficiente detta “il Socio“.
Il Gorilla in visita alla madre a Cremona si imbatte in Vera una ragazza affascinante e un po’ squatter che condivide l’appartamento con 3 albanesi. Uno dei tre, Adrian, è il suo fidanzato e viene
ucciso e gli altri 2 albanese indagati. Gorilla decide di aiutare Vera gratuitamente a far luce sulla questione e di mettere insieme la sua vecchia crew formata da ex leoncavallini, Alex e l’Elefante.
Siccome le indagini lo portano a Torino decide di accettare un incarico di sorveglianza/indagini presso una casa editrice torinese di romanzi rosa e di fantascienza.
Il romanzo si svolge quindi tutto fra Cremona, Torino e marginalmente Milano descrivendo realtà suburbane stile factory di Andy Warhol; si va dai centri sociali ai centri di prima accoglienza, dai rave agli alberghi a ore, centro massaggi e trattorie con giri loschi inclusi.
Commento
Oltre alla figura centrale e singolare del protagonista, il romanzo è fitto di personaggi piuttosto particolari: balordi, spacciatori, medico taoisti, immigrati, avvocati, questori, grafici, deejay, papponi, ex prostitute… Il tutto è condito da uno stile di scrittura veloce e ironico. I dialoghi sono taglienti e farciti di battute acide.
La storia trova ambientazioni a me care tipiche dei primi anni 2000 dove si ritrovano le macerie di quel mondo grunge tipico degli anni 90 e di quella che fu l’esperienza dei centri sociali italiani.
Troviamo così nostalgici di partito ormai disincantatati dalla realtà, rave party intrisi di sballo senza fondo e senso,immigrati e pregiudizi di un’Italia semplicemente provinciale che ormai sa solo più leccarsi le ferite di un passato felice. La lettura scorre quindi veloce fra situazioni borderline in un sottobosco di microcriminalità sub-urbana e di personaggi variopinti e con un uso sapiente della suspense e del linguaggio che danno il tocco in più dello scrittore.
Citazione
La nube di fumo è diventata il grugno di un maiale il mio animale preferito.