Il mistero di Philip K. Dick2 min read
Reading Time: 2 minutesChi era Philip K. Dick?
Un pazzo?
Non credo.
Un genio?
Di questo ne sono certo e a testimoniarlo abbiamo la sua vastissima produzione, attuale, piena di spunti. Philip K. Dick oltre ad avere un fiuto particolare nel mescolare varie tematiche e farne storie appassionanti aveva anche un genuino talento narrativo. Altrimenti non si spiegherebbe il numero spropositato di romanzi che si è lasciato alle spalle nonostante una vita a dir poco movimentata.
In questo breve video girato per Wired.it ho nominato alcuni titoli che non vengono puntualmente citati quando si parla di Philip K. Dick come i soliti Ubik e La svastica sul sole, e cioè In senso inverso, bellissimo thriller fantapolitico, distopia in cui l’umanità ringiovanisce invece che invecchiare (un tema che riprenderà Saramago nel suo Le intermittenze della morte) e La città sostituita, la cui trama ricorda quella del serial tv Lost. Poi ho raccomandato di leggere Atto di forza, il racconto che ha ispirato il film, anzi, i due film, visto che qualche anno fa era uscito un disastroso remake. Si tratta di un racconto bellissimo cui il cinema non ha reso giustizia. Una metafora dell’infanzia e dell’età adulta e del nostro bisogno di nutrire l’ego infantile che alberga dentro di noi.
Il Philip K Dick che preferisco, però, è quello di Un oscuro scrutare, di cui qualche tempo fa era uscito un film questa volta azzeccato e molto fedele al romanzo. Si tratta di una delle più belle e struggenti opere sulla tossicodipendenza.
Recentemente avevo visto in rete un documentario molto bello che narrava la vita dell’autore con il taglio di un’indagine dei servizi segreti. Embeddo qui i video reperiti su Youtube.
Riguardo alla domanda di cui sopra – chi era Philip K. Dick? – credo che l’unica risposta possibile sia: sì, era un genio dal talento miracoloso come avviene con tutte le menti geniali, e che non ci stancheremo mai di scoprire.
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