Creare un mondo fantasy ai tempi di Internet1 min read
Reading Time: 2 minutesCome si crea un mondo fantastico? E cosa significa crearne uno, ambientarvi una vicenda, popolarlo di personaggi, nella nostra epoca in cui la tecnologia è un moltiplicatore di mondi? Pensate al Trono di spade di George R. R. Martin, il cui traduttore italiano, Alan D. Altieri, è tra i giurati del FantasyContest. Pensate ai suoi libri. Quando l’autore americano aveva scritto l’incipit della storia – Le tenebre stavano avanzando. “Meglio rientrare.” Gared osservò i boschi attorno a loro farsi più oscuri. “I bruti sono morti.” – aveva idea di cosa sarebbe successo negli anni a venire?
Aveva vagamente immaginato che la sua saga sarebbe diventata una serie tv di grande successo, con set enormi, ambientazioni girate in ogni parte del mondo, dall’Islanda al Marocco? E che in rete i suoi personaggi sarebbero stati oggetto di gallery, articoli, parodie e argomento di blog e siti? Probabilmente no. Il mondo è il principio, quel che segue è l’universo espanso che si allarga come il cerchio d’acqua creato dal sasso gettato in uno stagno, a prescindere dalla volontà e dall’ambizione dell’autore-creatore.
Tempo fa, al Wired Next Fest di mondi fantastici avevamo parlato con Licia Troisi, Alan D. Altieri e Tullio Avoledo. Vi riproponiamo quella chiacchierata (video sopra) insieme ad altre opere (mondi) che avete creato partecipando al contest.







