Il problema resta problema quando la
soluzione diventa nascosta. È difficile tirarla
fuori e schiaffeggiarsi con la realtà: bruciano
sulla pelle le fregature ovvie, quelle che
mentre ti fregavano eri consapevole di essere
fregato. Quelle che " tanto chiudere un
occhio" non avrebbe dato fastidio a nessuno se
non a te stesso. Dunque, come fai a risolverti
adesso?
Dove trovi il coraggio stavolta?
Sì, è tornata la primavera e sono uscite le viole
profumate che ti ricordano da piccolo nei
campi fioriti vicino casa di tua nonna, il cielo
è di un azzurro disarmante e finalmente al
diavolo quei pesanti cappotti di lana!
Ma sei imbottito di antistaminici fino al
midollo per cercare di respirare meglio e
filtrare il più possibile quella puzza di
rinascita tanto estranea al tuo gelo. Non hai
voglia di ricominciare. Da capo. Di nuovo.
Il fagotto per fuggire via ormai è pieno di
esperienze negative che impartiscono lezioni
su come cercare di evitare ennesime delusioni
e da quali soggetti restare alla larga. Ma le
provviste buone dove sono?
Non puoi sopravvivere solo di negatività con
il rimorso di non aver mai concluso niente di
decente nella vita. Non dovresti congelarti sul
pensiero di come sarebbe andata se quel
giorno avessi urlato di meno o se fossi rimasto
pazientemente ad aspettare qualcuno che in
realtà non sarebbe mai più tornato. Se magari
avessi ascoltato un po' di più, invece di
sbraitare la tua in ogni situazione, anche
quando il tuo parere non interessava neanche
te.
Ma il sipario adesso è calato e la trama
conclusa. Il pubblico si accalca ancora in
biglietteria reclamando il rimborso del
biglietto di uno spettacolo visto e rivisto,
neanche rivisitato.
Il solito copione.
Che DRAMMA uscire così di scena, senza
aver avuto il tempo di esprimere la propria
arte fino in fondo.
Che poi vai giù di cicchetti di vodka liscia uno
dopo l'altro, come se non ci fosse un domani,
accasciato al bancone di un bar troppo buio,
ma solo perché sei talmente ubriaco da vedere
nero.
Non frega niente a nessuno delle tue lacrime
di autocommiserazione e del tuo blocco da
vittima sbronza di una vita incasinata, come
non frega niente a nessuno della spremuta di
vitamina C della mattina dopo per fingere di
riprenderti: dovrebbero sparartela direttamente
in vena...E a nessuno frega del ciambellone
morbido di mammina inzuppato nel latte caldo
con un goccio di caffè appena borbottato dalla
moka, e magari un dolce cucchiaino di
miele...Perché no.
Non frega a nessuno del tuo amore non
corrisposto, delle mille bugie che ti hanno
raccontato. Oggi l'unica verità è che scoppia la
" chimica" in faccia ai bambini sfigurandone
l'innocenza, ribaltando l'intera morale dello
studio sulla storia che avrebbe dovuto
insegnarci a non farci più la guerra. Imparare
dagli errori del passato per evitare di
commetterne altri. Ma se l'individuo continua
a perseverare egoista nel suo stesso odio,
come pretendere che l' intera umanità abbia
imparato la lezione dai libri?
I monumenti dei caduti non sono fossili, ma
opere pubbliche sempre in voga. E mentre
stappiamo un Campari per brindare all'
aperitivo cenato, neanche troppo lontano c'è
qualcuno che sfodera il pugnale.
"Alla nostra!"
Ma stavolta sa di malinconia.
A nessuno interessa dei tuoi debiti vizi e
depressioni inventate.
Oggi, l'unica verità è che non siamo venuti su
poi così bene.