Il matrimonio è un accordo, mediato da un
rappresentante di Stato, tra una Donna e
un’altra Donna.
La prima, giovane, prende in adozione il figlio
della seconda, più anziana, ormai troppo
grande per poter ancora vivere con la madre.
L’uomo agli occhi della società non è più un
bambinone che si adagia sugli allori coltivati
amorevolmente dalla madre bensì rappresenta
un ideale di coraggio di colui che abbandona
ogni comodità per metter su famiglia e per
consentirne un dignitoso stile di vita.
Uomo e Donna si uniscono così in
matrimonio. Lui ben consapevole del suo
ruolo: lavorare e se serve, fare la spesa. Lei:
lavorare (perché un solo stipendio non basta),
portare avanti una casa ed eventualmente
crescere dei figli. Inoltre alla Donna, spetta
anche il compito di ricordare al marito di: farsi
la doccia, vestirsi bene con i panni già
selezionati per lui lì sulla sedia. Lavarsi,
buttare i panni sporchi nel cesto evitando di
lasciarli sul pavimento del bagno. Sarà
necessario sottolineare la parola ‘’pane’’ sulla
lista della spesa affinché lui non lo dimentichi.
Sarà invece opportuno evitare di arrabbiarsi
quando dimenticherà il pane o quando tornato
a casa stanco dal lavoro non darà una mano ad
apparecchiare o sparecchiare. Occorrerà avere
la premura di controllare il bagno dopo che il
marito abbia fatto la doccia, ed avere pazienza
se saranno poche le volte in cui lo si ritroverà
in ordine.
Sarà opportuno mantenere un sorriso dolce
mentre il marito intratterrà parenti e amici con
lieti racconti di quanta sopportazione sia
necessaria con una moglie che in
continuazione dà ordini.
Non bisognerà offendersi nel sentirsi dire che
il compito di una donna è solo quello di
condire l’insalata ma bisognerà saper cogliere
la simpatica ironia che si nasconde dietro un ‘’
non sa fare altro che rompere le scatole,
stupida com’è non capisce’’. Sembrano tutte
cose di poche conto. Ho visto però un giorno,
un marito nei panni di una donna di casa, e una
moglie nei panni di colei che ‘’portava a casa
lo stipendio’’. Ho capito di quanta umiltà e
forza ci voglia per mandare avanti, vita di
coppia, casa, figli. L’uomo in questione
avrebbe dovuto imparare ad usare un
aspirapolvere o una lavatrice, prendere una
scopa, una pezza o uno straccio in mano. In
realtà, sentendosi socialmente ad un gradino
inferiore quasi umiliato dal compito che era il
caso svolgesse, ha gettato la spugna poco
dopo. Ho visto una moglie lasciare una casa in
disordine e andare a lavorare. Tornare e
trovarla peggio di prima. Ho visto un marito
trascorrere i giorni su un divano bestemmiando
contro un giochetto che non riusciva a vincere.
Ho capito di quanto un uomo non sia capace di
fare quello che la maggior parte delle mogli
fanno. Ho capito di quanto non sia né forte né
coraggioso. Purtroppo come lui, tanti altri.
Diversi sono gli attori che compongono questa
scena teatrale in cui l’uomo è un martire e la
Donna una creatura baciata dalla fortuna di
esser giunta al matrimonio. Dal mio punto di
vista è l’esatto opposto. Chiedersi allora
perché? Perchè la gente si sposa? A lui serve
una balia e lei desidera il suo giorno da
principessa con l’abito bianco. Due interessi
differenti che si incontrano nel matrimonio.
Alla base di molti matrimoni c’è l’Amore che
con il tempo diventa sopportazione e pazienza.
Non il contrario. Essere pazienti inoltre non è
sempre una buona dote. La pazienza è saggia
se in piccole dosi. Quotidianamente però,
traccia una lenta e breve via verso la strada del
’’Accontentarsi’’che sfocia in un fiume poco
felice.
Se per ogni uomo la convivenza con una donna
è solo fatica è stress, non dovrebbe mai
sposarsi. Può pagare. I soldi comprano quasi
tutto.
Una donna Mai dovrebbe sposarsi. Le donne
non hanno bisogno di un uomo, sanno
cavarsela da sole. L’unico pericolo che corrono
è di essere battute sulla forza, di chi le picchia,
di chi le stupra. Questa però non sembra una
sufficiente giustificazione. Una donna è un
essere già completo e sposare un uomo non è
un atto di amore per lui, ma un atto di
beneficenza nei confronti dell’umanità.
Per vivere quella fantastica giornata da
principessa (tra l’altro) basta trovare lavoro a
Disneyland.